16 Maggio 2004 -- Il Napoli non perdeva in casa dalla prima di campionato: era il 7 settembre e gli azzurri furono sconfitti dal Como per uno a zero(gol di Bressan al 34°). Così, il Catania, dopo quasi 44 anni, esce vittorioso dallo stadio San Paolo disertato dai tifosi.Sicuramente si parlerà molto del rigore fallito da Vieri al 38', rigore che avrebbe regalato agli azzurri un pareggio clamoroso visto che dopo 51 minuti erano sotto di tre reti, ma in fin dei conti il Catania ha vinto meritatamente. La squadra siciliana, anche se ha approfittato di due clamorosi errori difensivi per portarsi sul doppio vantaggio, nonchè di un centrocampo azzurro schierato da Simoni nellla prima frazione di gioco senza criterio (praticamente inesistente!) ha legittimato il successo con una gara difensiva molto ordinata ed ha sfiorato in un paio di occasioni il quarto gol con Mascara, Taldo ed in pieno recupero con Fini ma, vediamo con ordine come si sono svolti i fatti della partita.
Il Napoli si fa vedere subito al 1' di gioco con un calcio di punizione guadagnato da Tosto all'altezza della bandierina del corner di sinistra: la battuta in area viene colpita di testa da Perovic che però non riesce ad imprimere forza al pallone e Mancini blocca senza problemi; subito dopo, su rapido contropiede, Berrettoni tenta il tiro a giro dal limite, ma la palla finisce fuori. Gli azzurri tornano ad affacciarsi dalle parti di Mancini al 9°: su rapido capovolgimento di fronte, Dionigi viene atterrato sulla trequarti; sulla battuta di Zanini, Dionigi prova a girare di testa, ma il colpo è debole e Mancini, ancora una volta, blocca senza problemi. Al 22° Bernini serve ottimamente Zanini che, dalla destra, si incunea in area e da ottima posizione tenta di incrociare il tiro sul secondo palo, ma colpisce debolmente e Mancini blocca a terra. Il Catania risponde al 26° su punizione di Mascara, il cui tiro ad aggirare la barriera non sorprende Brivio (schierato titolare al posto dell'infortunato Manitta) che si stende alla sua sinistra e devia in angolo: è il preludio al gol. Infatti, dalla battuta del corner un clamoroso liscio di Marcolin che cicca la palla, favorisce Terra appostato dietro di lui, il quale non ha difficoltà a mettere in porta alle spalle dell'incolpevole Brivio.
Il Napoli prova a reagire e al 31° su cross dalla destra di Bernini, Alioui cicca la palla, Zanini appostato a pochi passi tenta la conclusione in porta ma lo stesso Alioui riesce a smorzare con un piede e Mancini può recuperare senza patemi. Al 35° su contropiede manovrato di Mascara il Catania raddoppia (anche se c'è l'attenuante della squadra in dieci per l'infortunio di Tosto, ndr) stavolta grazie a Perovic che in scivolata per anticipare un avversario devia giusto sui piedi di Berrettoni, il quale, mentre la difesa azzurra sorpresa resta ferma a guardare, insacca con un diagonale il povero Brivio, anche stavolta innocente. Con l'uscita di Tosto per infortunio (al suo posto entrerà vieri) Simoni prova a ridisegnare la squadra, ma la musica non cambia e così si va negli spoglaitoi col Napoli sotto di due reti.
Ad inizio ripresa, tutto si aspettano un Napoli arrembante, ma è ancora una volta il Catania a rendersi pericoloso al 1° minuto quando con un cross dalla destra di Diliso in area per Berrettoni, l'attaccante siciliano, schierato da titolare al posto dell'epurato Oliveira (e pensare che Simoni saputo della notizia si era detto contento, ndr), colpisce di testa tra due difensori azzurri spedendo di pochissimo a lato. La prima doppietta in serie B dell'attaccante è però solo rimandata (tra l'altro questi sono i primi due gol realizzati in B da Berrettoni, ndr) di pochi minuti, infatti al 4° Berrettoni fa tutto da solo con una volata, una serie di finte che ubriacano Carrera ed una sventola che s'infila sotto la traversa di Brivio, prorpio all'incrocio dei pali.
A questo punto il Catania, forse pago del risultato, tira un po' i remi in barca lasciando giocare di più il Napoli, che riesce a segnare al 6°: cross dalla sinistra di Vieri per l'inserimento di Perovic che al volo insacca alle spalle di Mancini. Il Napoli però, nonostante la rete, non riesce a manovrare, grazie anche all'ottima prova della difesa del Catania nonchè del pressing a tutto campo effettuato ai danni del portatore di palla. Comunque al 13°: sulla battuta di una punizione Carrera finsice a terra in area ma, Romeo lo ammonisce per simulazione; al replay il direttore di gara sembra aver ragione. Al 18° grande iniziativa di Zanini che dal limite lascia partire un tiro a giro sul secondo palo che sfiora l'incrocio. Il Napoli, nonostante il possesso palla non riesce a sfondare il muro dei siciliani e si va avanti cosi un po' a caso; Simoni manda nella mischia anche Pasino al posto di uno spento Dionigi e Sesa al posto di Marcolin.
Al 28° Zanini si incunea in area fra tre avversari e serve per Pasino che però viene anticipato in angolo. Al 31° Catania vicino al quarto gol con Mascara che, servito sulla destra da Taldo, tenta il tiro al volo che fa la barba al primo palo coperto da Brivio. Al 34° Perovic sevito per vie centrali da Esposito tenta il tiro dal limite ma Mancini si stende alla sua sinistra e blocca a terra. Due minuti più tardi arriva la seconda rete degli azzurri: cross dalla destra di Bernini, ottimo lo stacco di testa di Max Vieri che accorcia così le distanze. Poi, al 38°, l'episodio clou del match: Pasino viene atterrato in area da parte di Terra, stavolta Romeo non ha dubbi, è rigore. Sul dischetto va Vieri (che domani parte per un tour con la nazionale australiana) il quale calcia di forza rasoterra verso il palo alla sinistra di Mancini, che però intuisce la traiettoria e tuffandosi riesce a respingere di pugno. Il Napoli non riesce più a costruire nessuna azione pericolosa e anzi, rischia in pieno recupero (4 minuti portati poi a cinque) di capitolare per la quarta volta al 48° quando Taldo in contropiede calcia di poco a lato e al 49° quando Fini (entrato da poco al posto di Mascara) a tu per tu con Brivio, si lascia iptonizzare dal portiere azzurro che gli devia il tiro e poi Portanova spazza anticipando Taldo.
In conclusione possiamo dire che gli azzurri hanno perso la gara nella prima frazione di gioco, quando hanno regalato il centrocampo al Catania e con una prima frazione di gioco abulica e svogliata come troppo spesso sta accadendo negli ultimi tempi. Sfilacciati gli azzurri, fantasmi vaganti sul prato, irrisi e derisi dai pochi coraggiosi tifosi presenti sugli spalti: troppo lenti Marcolin e Perovic, con Esposito in una posizione non 'sua' e col solo Bernini a rincorrere gli avversari se a questo si aggiunge poi, l'infortunio di Tosto (uscito col ginocchio fasciato) si capisce il perchè di questa debacle. Doveva essere la partita dell'aggancio al decimo posto ma, ahì noi, il Napoli si ritrova adesso al quindicesimo posto di nuovo nella colonna di sinistra della calssifica, ancora non matematicamente salvo, con la Salernitana a tre punti e considerando che la prossima gara sarà in trasferta con la Fiornatina, non c'è molto da stare tranquilli. Anche se in questo momento, forse per i tifosi, la gara più importante è quella che riguarda la sopravvivenza del calcio a Napoli, cioè quella contro il fallimento.