05 Maggio 2004 -- Era l'11 luglio 1982 quando, dallo stadio Santiago Bernabeu di Madrid annunciava agli italiani incollati davanti alle TV, la terza (e per ora l'ultima) vittoria del campionato mondiale di calcio della nazionale, col triplice grido rimasto poi nella storia del calcio italiano di: "Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!". Era il 1945 qunado Nando Martellini, ancora studente, superò il concorso alla Rai. Venne assegnato al Giornale Radio, poi seguì le Olimpiadi di Berlino, e da allora fu solo sport. La sua prima radiocronaca risale al 1946, la prima in diretta, la gara era Bari-Napoli, finita per la cronaca con la sconfitta degli azzurri per una rete a zero. Il debutto come telecronista risale invece, al 1958, Inghilterra-Urss a Wembley. Dal 1966 è il telecronista che ha raccontato le imprese della nazionale italiana per ben 4 mondiali consecutivi, imprimendo la sua voce nelle partite memorabili come Italia-Germania 4-3 del 1970 e quelle di Spagna '82.

Raggiunti i limiti di età, non volle andare in pensione: continuò a collaborare con la Rai, commentando su Raitre le partite regionali, seguì i Mondiali del '90. Nel 1992 entrò nella Fininvest col compito di curare una scuola per i giovani telecronisti, negli anni successivi partecipò alla popolare trasmissione televisiva "Quelli che il calcio", collaborando ancora, con radio e tv private. Gianni Rivera lo ricorda come "un cronista di altri tempi, un uomo che amava il calcio con passione". "Se ne è andato uno dei nostri", sono state le parole di Dino Zoff "non dimenticherò mai alla finale dei Mondiali di Spagna '82. Mentre lui pronunciava tre volte la frase “Campioni del mondo” , io alzavo la Coppa al Santiago Bernabeu. L’attuale commissario tecnico della nazionale Under 21 Claudio Gentile, anche lui protagonista del mondiale dell'82, ha detto "la telecronaca sportiva perde un uomo di grandi valori". Si chiude con Nando Martellini, dopo la scomparsa di Ciotti e Ameri, un capitolo ineguagliabile dalla storia radiofonica e televisiva del calcio, che certamente rimarrà nella mente e nel cuore di tutti.