25 Aprile 2004 -- La notizia giunta ieri che Maradona era stato 'staccato' dal repsiratore artificiale aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ai suo fans, ma oggi i medici della clinica Suizo Argentina di Buenos Aires, hanno dovuto fare marcia indietro per la persistenza di complicazioni polmonari.
Chi pensava dunque che si fosse definitivamente entrati in una fase di miglioramento delle sue condizioni generali, dopo la violenta polmonite aspirativa che aveva indotto il suo medico personale Alfredo Cahe a ricoverarlo nel reparto di rianimazione della clinica, è stato smentito, così come sono stati smentiti tutti quelli che si affannavano ed affannano tutt'ora a dire che Diego non è in pericolo di vita. Molto probabilmente non sentiremo el voci circolate nella giornata di sabato secondo le quali già d alunedì prossimo Maradona sarebbe statot rasfertito dalla rianimazione a duna stanza di normale degenza.
Attraverso il bollettino odierno, i medici di Maradona, hanno fatto sapere che "si è deciso di reinstallare il tubo endotracheale per un sostegno respiratorio intermittente e il trattamento della secrezione bronchiale che ha ridotto la capacità meccanica del movimento toracico". Anche se nel bollettino è specificato che "l'intubatura di Maradona non è dovuta all'aggravamento del quadro cardiologico o infettivo che permane stabile rispetto al bollettino precedente e che gli studi cardiologici o infettivologici non mostrano alcuna complicazione aggiuntiva", i suoi tifosi continuano a rimanere in apprensione per lui. I dottori hanno sostenuto poi che "lo stato del paziente continua ad essere di prognosi riservata, come al momento del ricovero" e che "l'evoluzione, anche se favorevole, si prevede lenta e faticosa, data la gravità del quadro e la patologia basica".