25 Aprile 2004 -- Scontato il titolo dell'articolo per una gara che ha regalato poche emozioni, se si escludono quelle iniziali quando i tifosi del Napoli ed i giocatori della squadra azzurra hanno voluto rivolgere un pensiero affettuoso al campione argentino, ricoverato in clinica a Buenos Aires: "Forza Diego il Napoli e Napoli sono con te" il testo scelto dai giocatori partenopei per inviare da Napoli un messaggio a Maradona; sugli spalti tantissimi altri striscioni tra i quali "Diego tutta Napoli è con te", un bandierone gigante bianco e azzurro con sopra il volto di Diego e con la scirtta "The King", e poi "Diego sei nei nostri cuori", senza contare il fatto che più volte i fans azzurri hanno incitato Diego con il tradizionale coro "Olè, olè, olè, olè...Diego, Diego".
Aldilà del risultato che quasi tutti avevano previsto, compresa la Snai che aveva deciso di non quotare la gara, la partita non è stato affatto noiosa. Certo di azioni pericolose se ne sono viste ben poche però le due compagini si sono affrontate con molta grinta e determinazione, sopratutto a viso aperto e dunque possiamo dire tranquillamente che il segno 'x' non è stato frutto di un tacito accordo, ma bensì risultato naturale del gioco espresso dalle squadre che si sono sostanzialmente equivalse. Continua ad allungarsi la striscia di pareggi per la squadra di Simoni, così come la tradizione che vedeil Napoli sempre pareggiare quando c'è Brighi a dirigere. Le squadre sono state sempre accorte, con difese attente, centrocampi rinforzati da lottatori che 'mordevano' le caviglie e attaccanti che cercavano di districarsi tra le strette maglie avversarie. Da registrare per la cronaca, prima di passare al resoconto della gara, che dei tafferugli sono avvenuti all'esterno del San Paolo prima dell'inizio della partita: la polizia è intervenuta nei pressi della Curva A nei confronti di un gruppo di sostenitori del Napoli che stava aspettando i tifosi bergamaschi con intenzioni ostili; sono stati lanciati lacrimogeni e la polizia ha disperso i tifosi con una carica. Sei tifosi, rimasti leggermente feriti, sono stati medicati nell'infermeria del San Paolo.
Mandorlini schiera una squadra teoricamente a trazione anteriore, ma in realtà il suo 4-3-3 è truccato perchè i due attaccanti esterni Gautieri e Pinardi fanno la spola tra la linea offensiva e quella di centrocampo, lasciando in avanti il solo Saudati. A sua volta Simoni si affida ad una difesa a quatro con Zamboni, Portanova, Carrera e Tosto. Con le squadre tatticamente bloccate il gioco ha stazionato prevalentemente a centrocampo, dove tra l'altro si sono commessi numerosi falli 'tattici' con quattro ammonizioni (due per parte) a testimonianza di ciò. Il primo tiro in porta degno di nota arriva al 6°: cross in area da parte di Bernardini, Vidigal colpendo di testa serve inavvertitamente Saudati che calcia in rete, ma Manitta è bravo a chiudere; al 16° è ancora Saudati a provarci con un tiro che termina di poco fuori alla destra del portiere azzurro; al 24° prima vera palla gol su tiro di Saudati (in netta posizione di fuorigioco) servito da Pinardi, Manitta si oppone deviando alla grande. Al 30° tiro dal limite di Perovic, i nerazzurri liberano in calcio d'angolo; al 34° di sinistro calcia dal limite dell'area ma Taibi di tuffo manda in angolo. Al 44° punizione di Zamboni che termina fuori.
Al 6° della ripresa cross di Rustico in area dalla destra, respinto fuori area dove Marcolini tira dalla distanza di controbalzo calciando fuori; un minuto dopo un errore difensivo azzurro innesca l'azione dell'Atalanta, ma per fortuna Zamboni in scivolata riesce a colpire con la punta del piede quel tanto che basta per sventare il pericolo. A questo punto Simoni prova a vincere la gara inserendo un altro attaccante e passando a d un 4-3-1-2 facendo uscire Vidigal per Vieri e facenddo arretrare Zanini, ma la mossa da la supremazia del centrocampo all'Atalanta che comincia a farsi minacciosa sfruttando anche le forze fresche di Pazzini e Montolivo entrati al posto di Zenoni e Pinardi, così al 22° su contropiede dell'Atalanta con Gautieri che si invola sulla destra e crossa in area, Manitta in presa plastica si tuffa e blocca la palla; due minuti dopo tiro dal limite di Montolivo, fortunatamente debole e centrale che Manitta blocca senza problemi. Simoni resosi conto che la squadra rischia di capitolare ritorna alla formazione tipo dle primo tempo, mettendo fuori Dionigi e facendo entrare Bernini, ritornando così al 4-4-1-1. La mossa stavolta è giusta, il Napoli non soffre più e , anzi, cominica a portarsi minaccioso in avanti: al 30° occasione per il Napoli con una bella azione personale di Vieri, la sfera viene però allontanata dalla difesa nerazzurra; subito dopo Bernini calcia di destro ma la palla viene deviata sottoporta dalla difesa avversaria; al 39° tiro dal limite di Montesanto che però termina fuori; al 43° cross al centro di Tosto che cerca la porta difesa da Taibi ma il portiere dell'Atalanta salva in tuffo; al 44° cross in area di Bernardini da clacio piazzato, Gonnella colpisce di testa ma fortunatamente non riesce ad indirizzare verso la porta di Manitta che blocca senza problemi.
Dopo tre minuti di recupero si chiude l'incontro con il pubblico che accenna una timida contestazione. Nonostante però il risultato annunciato la gara è stata combattuta e con gli azzurri che hanno un po' sofferto nel secondo tempo, ma che tutto sommato hanno giocato discretamente tenendo bene a bada l'Atalanta fino ad ora capolista (adesso il Palermo è da solo in testa). Ciò a testimonianza che la squadra non è da buttare, ma oramai è 'inutile piangere sul latte versato'. Purtroppo da domani si ricomincierà a parlare dei problemi societari e dunque anche questo pareggio passerà senza ricordi e senza rimpianti. Ai tifosi non resta altro che aspettare la fine del campionato e sperare che le vicende societarie trovino una soluzione rapida e sopratutto indolore.