Polemica tra Naldi radio-tv Dopo la conferenza stampa di ieri sera è polemica tra i giornalisti delle tv, delle radio ed il presidente del Napoli.
16 Aprile 2004 -- Ieri sera, a sorpresa ed in gran segreto di televisioni e radio, il patron del Napoli, Salvatore Naldi, dopo le dichiarazioni rilasciate in mattinata alla riunione con le commissioni del comune per la gestione del San Paolo, ha ritenuto di dover aggiungere ulteriori chiarimenti all'attuale situazione del Napoli. Ed ha convocato alcuni giornalisti della carta stampata. Questi ultimi hanno provveduto ad avvisare altri loro colleghi, ma sempre della carta stampata, perchè a quanto detto da loro se fossero intervenute radio e televisioni il presidente del Napoli non avrebbe parlato con nessuno, e così è stato.
I giornalisti hanno svolto il loro dovere, badando bene di non far trapelare la notizia, ma la cosa comunque non poteva essere tenuta nascosta ed appena saputa dell'esclusione, i giornalisti di radio e televisione, si sono prontamente rivolti al loro sindacato. Tra i più 'incazzati' , ovviamente, Radio KissKiss Napoli e Canale 9, rispettivamente radio e tv ufficiale del Calcio Napoli. L'Ussi Campania, gruppo Felice Scandone, ha prontamente deplorato in una nota "il comportamento della SSC Napoli che in occasione di una conferenza stampa del presidente della società, dott. Salvatore Naldi, avrebbe escluso i colleghi delle emittenti radio-televisive". L'organismo sindacale dei giornalisti sportivi nel comunicato diffuso oggi "ritiene che scelte discriminanti non aiutino a consentire una corretta gestione dei rapporti nè osservano il rispetto dei ruoli. Questi ed altri - conclude il comuniato - sono i maggiori pericoli per una professione, quella del giornalista, sempre più messa in discussione se non addirittura osteggiata nel proprio diritto di informare correttamente, liberamente e in maniera professionale".
La società azzurra ha però replicato sostenendo di non aver organizzato alcuna conferenza stampa: "Se così fosse stato - si legge nella nota diramata dal Calcio Napoli - sarebbero stati seguiti i canoni di rito, senza alcuna discriminazione, come sempre è avvenuto". La società azzurra ha spiegato che "nella giornata di ieri alcuni giornalisti avevano chiesto di parlare con il presidente Naldi e, come è avvenuto in precedenti circostanze il dottor Naldi li ha ricevuti". La nota della società partenopea si conclude affermando che "il caso adombrato non abbia ragione di esistere". Resta il fatto che alcuni giornalisti della carta stampata (Mimmo Malfitano e Gianfranco Lucariello) intervenuti in diretta alla puntata odierna di RagioGoal in onda su KissKissNapoli, hanno confermato di essere stati avvisati da un collega di Repubblica (Marco Azzi) e di essere stati esplicitamente invitati a non fare parola della cosa alle radio ed alle Tv.
A questo punto non resta che meditare sull'ennesima figura meschina che ha fatto la società Calcio Napoli, nonchè quella dei giornalisti, che seppur costretti per interessi di giornale a non far trapelare la notizia e ad essere comunque presenti potevano in qualche modo inscenare una protesta contro Naldi facendogli notare il clamoroso errore che stava commettendo nei confronti di altri colleghi giornalisti, ma evidentemente la necessità di vendere qualche copia in più era più importante della solidarietà tra colleghi. Singolare poi il fatto che il presidente dell'Ussi Campania, sindacato dei giornalisti e dunque organo preposto alla tutela della categoria, sia Toni Iavarone, responsabile dei servizi sportivi de 'ilMattino' uno dei primi quotidiani ad usufruire dello 'scoop'. A noi altri non resta che stendere un velo pietoso sulla vicenda.
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