15 Aprile 2004 --
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La confusione è regnata sovrana alla riunione congiunta delle commissioni consiliari del Comune di Napoli 'Territorio ed Ambiente' (presieduta da Franco Moxedano), 'Impianti Sportivi' (presieduta da Gianpaolo De Rosa) e 'Manutenzione e sicurezza urbana' (presieduta da Centanni), alla quale era stato invitato il presidente del Napoli, Salvatore Naldi, per esporre il suo proggetto sul san Paolo. I politici della città hanno fatto una pessima figura alla presenza del patron azzurro e dei numerosi organi di stampa e di informazione accorsi per assistere alla riunione. Una riunione, alla quale stranamente erano presenti tutti i consiglieri, al punto che si è polemizzato anche per il posto a sedere, cosa davvero 'insolita' per il comune di Napoli, dove spesso le riunioni non si sono fatte proprio per mancanza dei membri delle commissioni. Assemblea, poi, come se non bastasse, infiammata ancor più da sterili polemiche che hanno portato i rappresentanti della Margherita ad abbandonare l'aula.
Naldi giunto poco prima delle undici al Maschio Angioino (luogo dove si è tenuta la riunione) ha ascoltato i rappresentanti del Consiglio comunale di entrambi gli schieramenti politici pazientando per un ora, dopodichè, quando gli è stata concessa la parola ha spiegato con toni accessi, ma chiari, che la concessione dell'impianto sportivo di Fuorigrotta non è un favore al presidente del Napoli, ma ai tifosi e che ciò oltre a rappresentare un valore aggiunto per la città è anche uno strumento di carattere sociale atto a creare lavoro in città, oltre che fornire servizi al rione di Fuorigrotta. Il presidente poi, spazientito, ha detto che lui aspetterà, ma fino ad un certo punto.
"Salvatore Naldi da 49 anni vive questa città da cittadino - ha esordito il presidente - e si rende conto che effettivamente tutti, indistintamente, stanno lavorando per questa città, i primi siete voi, i secondi sono i giornalisti, per questo dico bravi tutti, ed io cerco di lavorare per difendere questa città dagli invasori. Ho dato dimostrazione che nella mia primaria attività, che è quella albeghiera, che sono capace dando posti di lavoro per tanti lavoratori e per tante famiglie. In questo momento ho investito i soldini che la mia famiglia mi ha dato l'opportunità di investire, e, adesso, so che molti di voi hanno capito che lo stadio va patrimonializzato e portato a reddito e questa opportunità viene data alla società calcio Napoli e non a Salvatore Naldi, nel tempo o domani mattina, questa è una cosa che dipende da voi, come e a chi dare questa opportunità. Io so che una zona come quella di Fuorigrotta ha bisogno di un indotto che è fondamentale e che può venire anche dallo stadio".
Naldi ha poi continuato spiegando che la gestione al Napoli produrrà anche nuova occupazione e spiegando che la ristrutturazione del san Paolo se passerà nelle mani della società sportiva azzurra, sarà fatta anche tenendo conto della sicurezza negli stadi. Il presidente ha spiegato che oggi il calcio sta cambiando e che "si stanno aiutando le società di calcio (vedi Torino, Juve con il Delle Alpi ad esempio, ndr) e non Salvatore Naldi, a far sì che le strutture possano essere di aiuto nella loro patrimonializzazione". Proseguendo poi nel suo discorso ha chiesto fiducia ad un imprenditore che "sta investendo nella città e non se ne è andato, mentre molti imprenditori napoletani se ne sono andati e fanno i professori fuori e si sono dimenticati di questa città".
Il presidente ha poi concluso dicendo con gran foga e toni accessi: "Non voglio nessun regalo, lo fate ai tifosi, a differenza di quello che dicono in televisone alcuni che stanno presenti qua, non vuole nessuna benemerenza il dottore Naldi. E' un dovere che ognuo di voi ha e che è anche mio perchè sono cittadino napoletano ed è quello di fare qualcosa per la città, ed anche io sto lavorando per la città, poi se nasce il business, bene, am tutti i cittadini utilizzeranno questo business. Gli stranieri sono pronti ad investire in questa città, facciamoci rispettare perchè questo è quello che sto facendo io a fatica, cioè far rispettare questa città nel mondo, perchè siamo ancora succubi di persone che non vogliono far crescere questa città. Per la coppa America ci sono stati tempi velocissimi, per il Calcio Napoli questo non è possibile. Io aspetto,Sono rispettoso dei vostri tempi ma aspetto fino ad un certo punto, chiaro?!?".
La riunione si è conclusa con l'intenzione di rivedersi, probabilmente, dopo che la Romeo Immobiliare avrà presentato lo 'studio di fattibilita' che, per gli esponenti di Forza Italia, Raffaele Ambrosino e Pietro Mastranzo, e quelli della Cdl sembra essere uno strumento fondamentale.concluso Naldi. Da quello che si è capito però, parlando anche con l'assessore Parente, prima di giugno non sarà possibile stabilire se il san Paolo potrà essere ceduto a Naldi oppure si dovrà indire una gara di appalto internazionale. Per quella data, però, Naldi avrà già dovuto provvedere alla ricapitalizzazione della società oltre che al pagamento degli stipendi.