15 Febbraio 2004 -- La notizia è stata battuta dalle agenzie di stampa intorno alle 22 e 30. Anche se in questo sito ci occupiamo solo di calcio ed in particolare del Napoli, non possiamo dimenticare le grandi emozioni che il Pirata ci ha dato negli anni passati vincendo il giro d'Italia ed il tour de France, per questo lo ricordiamo unendoci al dolore dei familiari e di tutti i tifosi che lo hanno amato.
Marco Pantani aveva preso alloggio da pochissimi giorni, da solo, al residence-hotel 'Le rose', che si trova in viale Regina Elena, sul lungomare di Rimini. Al personale dell'albergo era apparso strano e a tratti assente. A dare l'allarme e' stato verso le 21.30 il portiere. Pantani era stato visto per l'ultima volta nel pomeriggio, poi questa sera non e' sceso e il personale del residence, insospettito, ha bussato inutilmente alla camera, trovando anche difficolta' ad aprire la porta che era chiusa dall'interno. Quando finalmente e' stato possibile entrare nella stanza, Pantani e' stato trovato riverso e privo di vita. La polizia, che piantona la zona, ha compiuto un primo sommario sopralluogo, rilevando - da quanto si e' appreso - la presenza di alcune confezioni di farmaci. I primi accertamenti portano a escludere fatti violenti e fanno ritenere che probabile che il ciclista sia morto in conseguenza di un malore, non si sa se insorto spontaneamente o in conseguenza dell' assunzione di farmaci o altro.
"Ha pagato tutto a troppo caro prezzo. Per quattro anni e' stato sempre nell'occhio del ciclone dopo essere stato il numero uno". Non si sa ancora come sia morto Pantani, ma Felice Gimondi gia' sa e dice: "Sono traumatizzato, non me la sarei mai aspettata, cosi'. Secca. Senza un segnale...". Eppure in estate era stato in clinica, di quelle per le depressioni e le tossicodipendenze. "Puo' succedere a tutti di avere periodi negativi - dice Gimondi -ma non pensavo potesse succedere questo. Non gli hanno fatto favori. Sembrava cosi' forte, ma il personaggio era fragile e sensibile". E rivela: "Sembrava che dopo la clinica avesse di nuovo avuto certi problemi". E' rimasto troppo solo? "Si e' isolato un po' lui, anche se lo volevano ancora tutti. E l'ultimo giro lo ha dimostrato, erano tutti per lui". Felice Gimondi e' stato il team manager di Marco Pantani per due stagioni. Marco nel '98 riusci' ad eguagliare l'impresa che mancava all'Italia dal 1965 di Gimondi: Giro e Tour nello stesso anno. "Aveva lasciato un segno - dice Gimondi - per il ciclismo e' stato tutto: con lui e' tornato ad alto livello. Per le emozioni che sapeva regalare".
"Sono sconvolto e' una tragedia di proporzioni enormi. Per tutto il mondo che conosce il ciclismo". Mario Cipollini e' scosso, nella sua casa di Montecarlo. "Non ho parole". Ha subito troppa pressione, Marco Pantani? "Sicuramente un motivo alle sue sue reazioni c'e' stato. Lui, di sicuro lo ha vissuto male".
"In questo momento ci sono dei medici che dovrebbero provare un rimorso terribile". Sandro Donati, consulente del Coni da sempre in prima fila nella lotta al doping in Italia, al telefono e' distrutto dalla notizia della morte di Pantani. "Trovare le parole per un commento mi e' difficile - aggiunge - perche' negli anni passati ho gia' detto quello che avevo da dire, dopodiche' sono stato descritto come un nemico dello sport. Ora temo che i cori di coloro che cercheranno di sviare l'interpretazione di questa morte prevarranno un'altra volta".