08 Febbraio 2004 -- Vittoria sofferta, ma meritata per gli uomini di Simoni, nonostante il palo del Messina e qualche altra occasione gol capitata tra i piedi di Di Napoli. Singolare il fatto che anche all'andata contro il Messina fu Zamobni a segnare con un bolide dalla distanza. A dispetto di un primo tempo in cui entrambe le squadre hanno offerto un gioco brutto e squallido e non si è mai tirato in porta, la ripresa ha visto un Napoli pimpante, voglioso, con grinta e carattere.
Ma andiamo con ordine nella ricostruzine della gara. Nel primo tempo, come dicevamo, la gara è stata abbastanza brutta. Comuqnue subito gli azzurri reclamano un rigore quando al 3° minuto Bernini viene atterrato: Tombolini lascia proseguire,ma il fallo è proprio sulla linea dell'area di rigore del Messina. Al 10° una violenta punizione di Parisi termina di poco a lato dell'incrocio dei pali alla destra di Manitta. Al 40° , su una lunga battuta di Zamboni dalla trequarti, colpisce al limite dell'area Vidigal, ma il tiro è debole e Storari blocca senza difficoltà. Ancora Vidigal al 42° al limite dell'area tenta la girata, ma il tiro viene rimpallato da Fusco poi Dionigi non riesce a raggiungere il pallone commettendo fallo su Storari.
Nella ripresa è subito il Messina a rendersi pericoloso ancora con una punizione di Parisi che sfiora il palo alla destra di Manitta. Al 10° un tiro dal limite di Zamboni viene rimpallato involontariamente da Sesa, poi su rapido capovolgimento di fronte Bernini atterra Zaniolo al limite dell'area napoletana, ma Tombolini lascia proseguire tra le proteste del calciatore Messinese che reclama il rigore, poi Parisi tenta il tiro dalla distanza, ma Manitta blocca senza difficoltà. Al 15° è il Messina ad andare vicino al vantaggio con La Vecchia che servito solo in area viene anticipato all'ultimo da Tosto che per poco non fa autogol. Al 19° e ancora il Messina a rendersi pericoloso con una discesa sulla fascia sinistra di Di Napoli che semina i difensori azzurri: il suo diagonale termina di poco fuori.
Al 26° però è il Napoli a passare in vantaggio con un gran tiro di Zamboni che dai 25 metri lascia partire un destro il quale, leggermente deviato da Aronica, spiazza Storari terminando in rete. Rabbiosa la reazione del Messina che al 35° colpisce il palo con Sosa entrato al posto di Zoro. Due minuti più tardi punizione di Pasino che mette palla al centro: interviene Vidigal che di testa manda alto sulla traversa. Al 38° ancora Vidigal, dal limite dell'area lascia partire un tiro che però viene rimpallato da un difensore del Messina, la palla resta in area, Tosto si avventa sul pallone ma non riesce ad indirizzare verso la porta.
Il Napoli continua ad attaccare sfruttando anche gli spazi lasciati dal Messina sbilanciato in attacco ed al 40° un sinistro violento di Savoldi termina abbondantemente a lato: il calciatore poteva sfruttare meglio questa azione servendo Vidigal liberissimo sulla sinistra. Subito dopo Pasino, dopo aver seminato mezza difesa del Messina, si è inserito in area calciando di poco fuori. Al 41° un gran tiro di Guzman, viene bloccato a terra da Manitta ben appostato. Al 45° un tiro di Di Napoli appena dentro l'area di rigore viene smorzato dalla difesa e Manitta può bloccare. Al 49° brivido per il Napoli e di suoi tifosi: Tombolini su segnalazione del guardalinne fischia un fallo al limite dell'area sulla destra per il Messina proprio sulla linea dell'area. Il Messina voleva il rigore, fortunatamente la battuta di Parisi vinene respinta dalla difesa azzurra.
In definitiva possiamo dire che certo il gol di Zamboni è nato da una deviazione fortunosa, ma i calciatori azzurri hanno dimostrato di voler vincere la gara. Importante, se non determinante l'innesto di Pasino e Savoldi al posto di Sesa e Martinez, che hanno ridato vivacità all'attacco, ottima la prova di Vidigal e Bernini che hanno recuperato un gran numero di palloni, bene anche l'innesto del neoacquisto Del Grosso. Radicale la trasformazione del Napoli dopo la rete del vantaggio: gli azzurri galvanizzati e sospinti dall'apporto del pubblico hanno continuato ad attaccare, ma senza scopririsi troppo, per cercare di raddoppiare e per poco non ci sono riusciti con Pasino e Savoldi. I tifosi possono finalmente tornare a sorridere, anche se la posizione di classifica rimane ancora pericolosa, sopratutto in vista dei prossimi impegni degli azzurri prima a Piacenza, che ha vinto a Bergamo contro l'Atalanta, e poi contro l'Avellino di Zeman che ha strappato un ottimo pareggio a Palermo. Ma questa vittoria è sopratutto importantissima per ridare morale ad un ambiente depresso e turbato dagli episodi di violenza accaduti in settimana.