03 Febbraio 2004 -- "Non parlerò mai di dimissioni perchè non mi sento responsabile di questa situazione. Questa squadra l'ho trovata, non costruita". Alla ripresa della preparazione dopo la sconfitta di Como, Gigi Simoni ribadisce la sua posizione rispondendo alle voci, sempre più insistenti, che parlano di un sempre più prossimo addio per il tecnico di Crevalcore: "E' chiaro che non sono riuscito a dare alla squadra quel cambio giusto. Quart'ultimi erano e quart'ultimi ancora siamo. Venendo sapevo di trovare delle difficoltà ma pensavo di recuperare in tempi brevi alcuni giocatori, invece ci sono state assenze lunghissime. Pensavo inoltre che si potesse realizzare un mercato più incisivo. La società evidentemente non ha potuto fare quello che avevamo predisposto".
Simoni non scarica eventuali colpe: "Certo non voglio addossare le responsabilità a nessuno, mi prendo le mie colpe. Sono comunque convinto che questa squadra ha tutte le possibilità per fare meglio. La cosa importante - continua, riferendosi ai rapporti con la dirigenza azzurra - è che entrambi abbiamo la volontà di proseguire con molta determinazione e convinzione. Se devo restare, devo farlo con la piena fiducia della società. Non posso lavorare sapendo che se perdo una gara... Ci deve essere condivisione totale dei problemi. Voglio andare avanti con molta chiarezza, le dimissioni le danno i vigliacchi o chi si sente responsabile di qualcosa".
"E' un momento difficile per la squadra, la società, per il pubblico - prosegue il tecnico - ma non mi sembra che sia la guerra. Molte società stanno attraversando gli stessi problemi ma li affrontano con maggiore serenità. Fino a questo momento non ho parlato con il presidente perchè non c'e' stata l'opportunità. Domenica, dopo la partita persa contro il Como, mi ha detto che ci saremmo visti martedì. Parleremo oggi".
Il tecnico, inoltre, si è detto molto amareggiato, soprattutto per i tifosi: "Voglio migliorare affinchè la gente non abbia più questi stati d'animo. La squadra è loro - prosegue Simoni - gli allenatori, così come i giocatori, passano mentre sono loro quelli che restano. Per questo è importante stringersi tutti insieme mettendo da parte le polemiche. Purtroppo questa squadra è stata maledetta dal primo giorno. Tecnicamente non c'è il rischio retrocessione ma è fondamentale quello che gira intorno al fatto tecnico". Secondo Simoni, "questa certamente è una situazione imbarazzante, la rosa era stata costruita per altri obiettivi ma per mille motivi tra cui la sfortuna e gli eventi, ci troviamo in una situazione imprevedibile. C'è in tutti la volontà di migliorare e questa - conclude - credo sia una cosa importante".