Naldi smentisce Serao Il patron del Napoli replica alle dichiarazioni apparse sui quotidiani di oggi.
01 Febbraio 2004 -- "Smentisco le dichiarazioni di Francesco Serao confermando solo l'offerta di presidenza non accettata. Tutto il resto e' stata una proposta di Serao che io non ho neanche preso in considerazione perche' voglio completare il progetto Napoli alla luce del sole. Apro le porte solo a nuovi soci o a nuovi proprietari con tanto di nomi e cognomi e disponibilita' di fondi per rafforzare la società". Queste le dichiarazioni del presidente del Calcio Napoli, Salvatore Naldi, in replica alle affermazioni di Francesco Serao, responsabile sindacale del club azzurro fino alla scorsa primavera, in merito ad un progetto di cessione di ramo di azienda, riportato questa mattina da alcuni organi di stampa.
Serao aveva rilasciato al quotidiano 'ilmattino' una lunga intervista in cui spiegava gli scenari immineti per il futuro della scoietà azzurra. Secondo il quotidiano, Francesco Serao, membro del Consiglio Superiore della magistratura contabile, conoscitore delle pieghe più nascoste dei codici che governano le società italiane e internazionali, è pronto a venire in soccorso di quel club che ha amato e del quale è socio: «Salvatore Naldi mi ha offerto la poltrona di presidente - racconta Francesco Serao alle pagine de 'ilmattino' - io gli ho risposto che non potevo accettare. Ma gli ho confermato il mio totale appoggio nella ricerca di una soluzione ai problemi che attualmente affliggono il club».
Nell'intervista si parla di una possibile cessione del solo ramo sportivo dell'azienda Napoli: «Non sarebbe un’ipotesi da nascondere, è una soluzione che molte società adoperano - continua l'intervista - E anche i regolamenti del calcio consentono un’operazione del genere. L’articolo 20 delle Norme Organizzative Interne della Federcalcio prevede esplicitamente la possibilità di creare un’altra società, posseduta al 100%, sulla quale ”spostare” la gestione del settore sportivo. Naturalmente ci sono dei paletti entro i quali muoversi. Ma tutto deve passare attraverso l’assemblea che deve approvare».
Come si legge nell'articolo "se il Calcio Napoli creasse una nuova società e le trasferisse la gestione sportiva, la nuova società avrebbe tutti i diritti che ha oggi il Napoli, anche se fosse governata da altri proprietari e pur avendo una denominazione sociale differente". «Naturalmente - spiega Serao - è necessario che ci sia qualcuno disposto a prendersi in carico la gestione della squadra. Non è, però, come avere un socio. L’affittuario garantisce un fisso mensile al proprietario dell’azienda, si impegna a una gestione oculata e che non faccia perdere di valore alla società, ma se riesce a metterla a frutto, può ottenere buoni profitti».
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