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'Forti come Maradona'
Si è svolto fuori dai cancelli di Soccavo il rito del 'mago' che però non da garanzie sulla riuscita

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16 Gennaio 2004 -- Per togliere il malocchio a giocatori, allenatori e dirigenti azzurri, all'esterno del Centro Sportivo Paradiso di Soccavo, quartiere generale del Napoli, e' arrivato Antonio Battista, in arte il mago di Arcella. L' accesso alle strutture, pero', gli e' stato impedito. Il Calcio Napoli, d' altronde, gia' nella giornata di ieri quando era stata preannunciata la visita del mago, aveva pregato Antonio Battista di soprassedere, pur apprezzando le finalita' dell' iniziativa. La societa' e' rimasta ferma sulle sue posizioni e non si e' lasciata impietosire dagli appelli del mago, ne' condizionare dalla presenza di un nugolo di telecamere intente a riprendere la performance del veggente.

Cosi' Antonio Battista e' rimasto fuori dai cancelli del centro Paradiso. Tuttavia non ha rinunciato a dar luogo al rito propiziatorio che, a suo giudizio, puo' allontanare ogni sortilegio sulla squadra partenopea: "Alias, Silias e Trilias. Allontanate ogni maleficio da giocatori e dirigenti", questa la formula magica usata dal mago che, abbigliato di tutto punto e con una sfera tra le mani, oltre a recitare preghiere, ha anche sparso "polverine magiche", a suo dire provenienti dall'estremo oriente, all'esterno del campo di allenamento. Secondo il mago ai giocatori azzurri, subito dopo la vittoria del secondo scudetto, e' stato fatto un sortilegio che viene ripetuto ogni quattro o cinque mesi.

Antonio Battista, che indossava una tunica ed un cappello rossi, bordati di oro, ha piu' volte tentato inutilmente di varcare la soglia del centro sportivo che per tutta risposta e' rimasta sempre chiusa: "Il maleficio che incombe sugli azzurri - ha sottolineato mago di Arcella - potrebbe sparire subito se io entrassi dentro il terreno di gioco ma, cercherò di emanare il mio fluido benevolo anche da qui". Secondo il mago, in barba al nuovo rinforzo Marko Perovic e alle trattative che il ds Perinetti sta intrattenendo con società di tutta Italia, la squadra potrebbe riprendersi già domenica prossima contro l'Albinoleffe ma, se così non sarà.... "Se le cose vanno male è colpa di chi.....". Preferisce non sbilanciarsi, il mago, ma assicura che almeno cinque o sei giocatori sono perseguitati dal cattivo fato. Antonio non risparmia nessuno, vecchi e nuovi e dice che anche l'ex patron, Corrado Ferlaino era perseguitato dal malocchio.

Battista, che dal 1959 è presidente dell'associazione maghi italiani, ricorda che nella sua carriera in tanti hanno avuto bisogno dei suoi riti: "La Roma qualche anno fa viveva un periodo simile a quello che ora sta attraversando il Napoli; ricordo che fui chiamato e mi recai insieme ad altri cinque colleghi e a due caproni nel loro centro di allenamento a Trigoria, dove misi in atto i miei riti. Dalla domenica successiva le cose cambiarono in meglio". Unico neo della giornata è che il mago non ha dato alcuna garanzia sull'efficacia del rito: "Se fossi entrato avrei potuto dare garanzie al 101% ma da qui ... e poi con una mia benedizione i giocatori avrebbero potuto diventare forti come Maradona. Non dimenticate che anche per gli stipendi c'è bisogno di una benedizione, altrimenti non arriveranno mai". Il mago di Arcella ha indossato una sciarpa del Napoli e con in mano alcune foto di Diego Armando Maradona ha concluso il suo giro napoletano.