15 Gennaio 2004 -- "Non vogliamo anteporci a Naldi. Intendiamno contare solo sull'aiuto dei tanti tifosi napoletani sparsi nel mondo per dare consistenza al progetto-Napoli. La squadra, in qualche anno, dovrà ritornare nel calcio che conta. Non sarei stato nessuno se non avessi "trovato" Napoli: qualcosa le ho già dato; spero di poter essere ancora utile per il rilancio del Napoli". Sono le parole di Luis Vinicio, goleador e allenatore del Napoli, ed oggi presidente della "Lega Azzurra", un'associazione nata grazie a professionisti e rappresentantinapoletani del mondo dello sport e dello spettacolo con l'obiettivo di contribuire al rilancio del calcio a Napoli.
Presenti tra i tanti degli attuali 160 soci fondatori (gli olimpionici Porzio e Cuomo, gli ex-azzurri Canè, Casale e Abbondanza), alcuni esponenti politi (Taglialatela: "Sono qui per non vivere più di nostalgia" e Ascione: "Si cambiano le mogli, ma non la squadra del cuore") ed il presidente del Napoli basket, Maione: "E' un'iniziativa di successo, anche se ci sono approfondimenti da fare. Occorre stabilire il ruolo che vorrà e potrà avere la Lega. Se fossi il presidente del Napoli, vorrei capire dove potremmo andare insieme: non sarei miope, capirei che l'aggregazione dà forza. Antonio Juliano ha chiesto una pausa di riflessione.
"Mi spiace che non ci sia alcun rappresentante del Napoli", dice l'attore Gino Rivieccio, "Naldi non ha ben capito lo spirito dell'iniziativa: ci guarda con diffidenza". Vinicio si rammarica per l'assenza di alcuni rappresentanti delle istituzioni: "Un'iniziativa popolare di tale spessore merita certe presenze. Gli inviti li abbiamo mandati". Il ruolo della Lega? Lo ufficializzano il dottor Renato Rivieccio e il professor Gianni Barone: "Raccolti i fondi con la massima trasparenza, potremo interloquire con chi decide, in quanto soggetti affidabili".
La 'Lega Azzurra' si è rivolta in qeusti giorni ad una massiccia campagna di sensibilizzazione attraverso i quotidiani, ma le iniziative non finiscono qua: "Installeremo gazebo in città, faremo trasmissioni e spot televisivi e un'amichevole tra giornalisti e attori", dice Maurizio Iapicca. Sinora, sono 160 i soci fondatori: hanno versato 500 euro ciascuno. I soci saranno ordinari con una quota minima di 200 euro. Il progetto si dividerà in tre fasi: entro la prima, si punta ad arrivare a 5.000 soci; nella seconda, a 20.000 e nella terza, entro il 2005, di contare 100.000 sostenitori.