31 Dicembre 2003 -- Il presidente del Napoli continua a mantenere un ruolo di primo piano nell’ambiente calcistico partenopeo. Intervenendo infatti alla presentazione della “Ferrarelle Napoli International Cup”, Naldi ha fatto il punto della situazione tirando un parziale bilancio di fine anno sottolineando, senza mezze misure, le difficoltà e la situazione di crisi che sta vivendo la società ed egli in prima persona.

“A Napoli siamo solo buoni a lamentarci ma non reagiamo.” Ha detto Naldi “Io continuo a lavorare, non sono scappato in Brasile. Eppure non si trovano persone in grado di dare concretezza al mio progetto e quanto all'azionariato popolare proposto dal sindaco dico con tutto l'affetto per la Iervolino che non sono d'accordo io, non ho chiesto un finanziamento. Vorrei chiarire che quando parlo di reazione mi riferisco a qualcuno che mi porti un'opera sinergica legata a quel programma che ho prospettato due anni fa. Istituzioni e tifosi sono le uniche realtà a starmi vicino.”

Il presidente è poi ritornato indirettamente sulle dichiarazioni già fatte nella sede dell’AIC in merito alla squadra ed alla campagna acquisti. “Per il nuovo anno chiedo ai miei ragazzi di scendere in campo con una mentalità diversa, come si aspettano tutti i tifosi, il progetto Napoli proseguirà anche se non in maniera veloce come vorrebbero tutti. Io sono il primo sostenitore di questa squadra. Purtroppo nell'anno che sta per concludersi una sorpresa c'è stata; nessuno si augurava che Napoli, per via di pochi delinquenti, fosse presa come quella città che alla fine non è. Per quel che concerne la campagna acquisti di gennaio non escludo nulla, mi auguro che il mercato mi dia qualche possibilità, per ora non possiamo dire nulla, bisognerà verificare la situazione da qui al 30 gennaio.“

Intanto in occasione dell’ultimo allenamento pomeridiano di fine anno, i giocatori si sono scambiati gli auguri festeggiando con champagne e fuochi artificiali. Alla presenza tra l’altro del massaggiatore Salvatore Carmando, dello staff tecnico e quello sanitario, del direttore sportivo, Giorgio Perinetti, del tecnico Simoni, e del presidente, Salvatore Naldi, sono state consegnate a tutti i giocatori le magliette di Napolimania, siglate da Enrico Durazzo con il motto “Il ciuccio è ferito ma non è morto”, un chiaro segno di voglia di rinascita. Dopo il brindisi e gli auguri di rito, il cielo di via Vicinale Paradiso è stato illuminato dai fuochi d'artificio forniti dal magazziniere azzurro Tommaso Starace. Per i partenopei vi saranno ora due giorni di riposo, la preparazione riprenderà il due gennaio, in vista della gara esterna di Bari in programma per martedì 6 gennaio.