14 Dicembre 2003 -- Esce sconfitto il Napoli dal Massimino di Catania dopo trentadue anni. Il Catania non vinceva in casa dal 25 ottobre ed ha trovato il gol grazie alla rete di Oliveira che non segnava da otto giornate di campionato. Un passo indietro per la squadra di Simoni che solo nel finale di gara ha cominciato a giocare con grinta. Gli azzurri nonostante la formazione iniziale votata all'attacco non sono mai riusciti ad imbastire per tutto il primo tempo e fino alla rete di Oliveira azioni pericolose.

Per la cronaca le azioni più importanti del primo tempo sono tutte del Catania che si fa vivo al 6'con Oliveira che si invola verso la porta di Manitta ma calcia alto, poi al 21' un cross di Firmani viene colpito di testa da Sedivec e la palla finisce di poco sopra la traversa; al 31°una punizione di Fini termina di poco alta sulla traversa, acnhe se Manitta era sulla traiettoria, ancora il Catania al 40° a rendersi pericoloso con un tiro in diagonale di Delvecchio e palla terminata lato della porta di Manitta.

Nella ripresa la musica non cambia e dopo un minuto è bravo Manitta a bloccare un tentativo di pallonetto di Fini incuneatosi tutto solo in area dalla destra. Al 5' del secondo tempo il Napoli si affaccia in area catanese con un cross dalla destra di Portanova: il pallone attraversa tutta l'area di rigore senza che nessuno degli azzurri riesca a deviarla in rete, poi un tiro di Montesanto da fuori area viene parato in due tempi da Squizzi. Ma un minuto dopo su rapido capovolgimento di fornte è il Catania a passare in vantaggio con Oliveira: l'attaccante catanese si inserisce in area dalla destra si accentra è lascia partire un tiro che passando sotto le gambe di Bonomi si insacca alla sinistra di Manitta che nulla ha potuto per bloccare la palla.

All'08' un tiro di Sedivec, Manitta respinge coi pugni poi Bonomi devia in angolo. Al 10' un colpo di testa dell'ex azzurro Stendardo, su punizione di Greco, termina di poco fuori. Al 24' è ancora Manitta protagonsita: il portiere del Napoli con un grande intervento di mano para un tiro di Oliveira diretto verso l'angolino alla destra dell'estremo difensore del Napoli. Le occasioni più importante per il Napoli arrivano al 31' con un grande suggerimento di Zanini centrale per Vieri che si butta col pallone colpendolo con la punta del piede, ma Squzzi riesce a bloccare a terra.

Al 33' cross dalla destra di Sesa in area dove nè Vieri nè Zanini riescono ad intervenire. Vieri reclama con l'arbitro per un presunto fallo da rigore ai suoi danni. Poi al 36' è ancora Oliveira che si incunea dalla destra ina rea di rigore l'azione è simile a quella del gol, ma stavolta il pallone termina fuori seppur di poco. Ancora al 43' un cross dalla destra di Portanova, ma non ce la fanno a deviare la palla nè Vieri nè Olive a pochi passi dalla porta. Al 45' autentico miracolo di Squizzi che su tiro di Pasino a pochi passi dalla porta riesce a bloccare un po' d'istinto ed un po' per caso.

La partita si chiude qui: i problemi del Napoli sono nati tutti a centrocampo dove nella fase iniziale si è sofferto la superiorità numerica degli avversari e poi ristabilità la parità con l'innesto di Montesanto non si è riusciti a proporsi in maniera efficace. L'innesto di Pasino al posto di Marcolin e di Sesa al posto di uno spento Floro Flores ha dato vivacità alla manovra azzurra e solo per poco e grazie ad una parata di Squizzi il Napoli non è giunto al pareggio, ma la squadra di Simoni si è svegliata troppo tardi e tutto sommato il Catania ha meritato la vittoria, ma più per quello che il Napoli non ha saputo fare che per meriti propri. Un interrogativo attanaglia i tifosi e gli addetti ai lavori: perchè il Napoli ha cominciato a giocare solo dopo essere passato in svantaggio? Si è trattato di un calo psicologico della squadra o gli azzurri sono riusciti a venire fuori perchè il Catania è calato? Speriamo che Simoni riesca a trovare le giuste risposte e sopratutto che le trovi in tempi brevi.