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19 Novembre 2003 -- Sono oramai 6 mesi che il Napoli non vince tra le mura amiche ed esattamente dal 31 maggio del 2003, giorno in cui il Napoli sconfisse, indovinate un po' chi? La Ternana. Sì, proprio la Ternana che domani tornerà al San Paolo. Nell'articolo di apertura che raccontava come era andata quella gara tre cose belle quel giorno furono evidenziate: anzitutto i tre punti che portaro il Napoli ad un solo passo dalla salvezza (con la garanzia matematica di dover disputare almeno lo spareggio, che fortunatamente abbiamo evitato il sabato successivo pareggiando a Messina), il ritorno delle bellissime maglie azzurre imposto da Naldi (e dobbiamo dire grazie a Corbelli che ci rifilò la maglietta a strisce, infatti, solo così, parte dei tifosi si rese conto di quanto ci fossero mancate, quelle magliette azzurro bellissime) ed il calore dello stadio che nonostante la situazione drammatica di classifica e lo spettro della C a pochi passi, incitò in maniera meraviogliosa e fantastica la squadra, fischiando gli avversari dal primo all'ultimo minuto di gioco. Come si dice "corsi e ricorsi storici".
Oggi a sei mesi di distanza i tifosi napoletani tutti sono richiamati a dar man forte alla squadra, quasi come se il tempo si fosse fermato: "Il Napoli reagirà, io credo nel suo rilancio - ha detto Simoni per incitare la squadra a tirare fuori gli attribbuti ed i tifosi a venire allo stadio - Domani sera non tradiremo i nostri tifosi!". Dopo 67 giorni di lontananza, la partita contro la compagine di mister Beretta sancirà, infatti, il ritorno dei partenopei all'impianto di Fuorigrotta, dopo cinque turni di esilio forzato a Campobasso e in assenza di pubblico: "Il Napoli - ha sottolineato il tecnico dal ritiro di Paestum - non gioca in casa davanti al suo pubblico da molte gare. Promettiamo grande impegno e ci aspettiamo un aiuto concreto da parte dei tifosi. Chiedo la fiducia di tutti. Lavoriamo per dare soddisfazione alla gente".
"L'organico - continua mister Simoni - è composto da calciatori d'esperienza e la voglia di far bene di certo non manca. Ora bisogna pensare al recupero degli infortunati. Al rilancio del Napoli, personalmente ci credo. Domani sarà importante mantenere l'equilibrio: non dobbiamo essere troppo aggressivi, si rischia di sbagliare. Io, come i miei giocatori, voglio prendere il meglio di Palermo, ovvero i primi 25 minuti". Il tecnico di Crevalcore, vista la situazione, preferisce non pensare alla serie A ma preoccuparsi oggi di migliorare solo la classifica: "Basta parlare di A - aggiunge - ora è necessario migliorare il gioco ed avere la mentalità vista nei primi 25 minuti della gara in terra di Sicilia per tutti i 90 minuti. In questo periodo è cambiato tanto ma voglio vedere in questa parte chi è più determinate".