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Dimenticare Palermo
Napoli sconfitto con un umiliante 4 a 0 inchiodato in zona C. Un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Nassirya.

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16 Novembre 2003 -- E' cominciato in malo modo l'avventura in azzurro di Gigi Simoni. Il neo tecnico azzurro dovrà lavorare molto per cercare di far risalire la china al Napoli. Prima della gara è stato reso omaggio ai caduti di Nassirya con un minuto di silenzio (anche se in realtà la gente in quel minuto ha preferito applaudire al coraggio dei caduti,ndr). Uno striscione in curva rosanero recitava: "Onore ai caduti di Nassirya". La Sicilia è stata la regione d'Italia che ha avuto il maggior numero di caduti (6) nell'attentato ai soldati italiani in Iraq. I tifosi del Napoli hanno ricordato anche il caporale Pietro di Casavatore, accanito tifoso azzurro, con uno striscione che recitava: "Onore a Pietro".

Il Napoli, come in altre occasioni aveva cominicato bene, con pressing a tutto campo, raddoppio di marcature e squadra corta. Gli azzurri stavano tenendo bene il campo chiudendo tutti i varchi, avevano anche siglato una rete con Vieri, ma è stata annullata per fuorigioco. Poi dal 26' esiste solo il Palermo: Ferri, in maniera anche un po' fortunosa, dallo spiovente del primo angolo palermitano, con una mezza rovesciata, spalle alla porta ha insaccato a fil di palo alla destra di Manitta.

A quel punto il Napoli ha completamente perso la testa, il Palermo è salito in cattedra con Corini, Codrea, Zauli e Toni. Dopo un intervento miracoloso di Manitta su Codrea, il portiere è poi capitolato per la seconda volta su un tiro imprendibile di Toni, che servito da Zauli è sfuggito alla marcatura di Zamboni e Bonomi. L'unica cosa da segnalare per il Napoli è la sostituzione per noie muscolari di Dionigi al 32' (quando si era ancora sull'uno a zero), al suo posto è entrato Zanini.

Le speranze del Napoli sono definitivamente spente dopo appena 2 minuti di gioco della ripresa, quando Zauli, da fuori area, spostato sulla sinsitra, scorge Manitta fuori dai pali e con un pallonetto morbido insacca alle spalle del portiere azzurro. Poi è acnora Toni, liberato ancora una volta da Zauli, che si beve Bonomi e sigla la doppietta con un tiro potente che si infrange sulla traversa prima di finire in porta. Simoni manda in campo Montezine per Pasino e Montesanto per Montervino. Il giovane brasiliano si fa notare sulla sinsitra guadagnado parecchie punizione che però non fruttano nessun gol, se non un palo sfiorato da Zamboni. Al 35' il Palermo va vicino al quinto gol: Bonomi perde palla ai danni di Corini che lancia Pepe verso la porta tutto solo, ma poi il calciatore palermitano inciampa sul pallone al momento del tiro. Poco dopo Montezine fa la stessa cosa dall'altro lato del campo:servito da Zanini tutto solo davanti a Berti scivola al momento del tiro.

La gara si conclude dunque in malo modo per il Napoli, che torna a casa con una pesante sconfitta. L'avvento di Simoni sulla panchina non ha portato novità, come era prevedibile visto il poco tempo avuto a disposizione dal nuovo tecnico azzurro e a questo punto sorge forte l'interrogativo se questi calciatori siano all'altezza della situazione. Certo il Napoli non era 'obbligato' a vincere contro la corazzata Palermo, una squadra con un elevato tasso tecnico-tattico che gioca a memoria e che è lanciata verso la serie A, ma questa sconfitta così pesante getta nello sconforto tutto l'ambiente che stava cercando una svolta con l'arrivo del tecnico Simoni.

Dopo la gara di oggi, ed esattamente da martedì, Simoni porterà la squadra a Paestum per un mini ritiro. Gli azzurri potranno cercare di riscattarsi prontamente già giovedì, quando allo stadio San Paolo affronteranno la Ternana per la 15^ giornata di campionato, ma per il momento sarà bene mettere da parte tutti i proclami di riscatto e di risalita e pensare a fare risultato pieno. E' necessario smaltire la delusione e ritrovare subito la grinta per ricominciare.