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Missione quasi impossibile
Il nuovo tecnico, conscio dei problemi, pronto ad accettare la sfida per riportare il Napoli in Alto, nel servizio il video della conferenza

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11 Novembre 2003 --
Conferenza stampa presentazione Simoni - parte 1Conferenza stampa presentazione Simoni - parte 2Conferenza stampa presentazione Simoni - parte 3

Voce roca per un'influenza, deciso e carismatico,circondato da cineoperatori e fotografi, Simoni si è presentato così alla conferenza stampa all'Hotel Mediterraneo, ricordando di aver vinto 7 campionati di B sui 9 disputati: "Non mi tiro indietro di fronte alle responsabilità - ha esordito il neo tecnico del Napoli - ma tutti devono tener presente le difficoltà che ci sono, la situazione di classifica. Bisogna tentare di ottenere il massimo. L'obiettivo della promozione adesso faccio fatica a pronunciarlo ma tra un paio di mesi, quando spero di essere a 5-6 punti dall'ultimo posto utile, dirò che ce la possiamo giocare".

Il tecnico che ha raggiunto un accordo annuale col Napoli deve ancora definire la risoluzione contrattuale con l'Ancona, ma è sicuro di farlo in pochi giorni. Poi il mister, subentrato ad Agostinelli, ha parlato della necessità di migliorare il gioco: "Dobbiamo giocare un campionato che ci veda da protagonisti. Ho sempre ritenuto le vittorie dei campionati una vittoria di un ambiente, della squadra, della società, dell'allenatore, dei giornalisti, del pubblico perchè tutte le componenti possono risultare importanti e decisive. Tutti assieme - ha detto - ci dobbiamo provare perchè l'obiettivo non è impossibile, è quasi impossibile".

Il ritorno a Napoli, sette anni dopo, è l'occasione, per Gigi Simoni, per ritornare sul divorzio dal club, allora guidato da Corrado Ferlaino, per passare all'Inter di Ronaldo con la quale avrebbe vinto una Coppa Uefa: "Quando sono andato via - ha spiegato - qualcuno ha addirittura parlato di tradimento da parte mia. Sono state affermate cose che non rispondevano alla verità e che mi hanno fatto male". Simoni ritorna a quei momenti, a quel Napoli che arrivò semifinalista in Coppa Italia, sottolineando di "aver cercato in tutti i modi di rimanere. Preferivo restare a Napoli piuttosto che andare all'Inter: nella differenza tra i due club chiedevo solo di fare un contratto per due anni ma la cosa non mi fu concessa. A quel punto ho scelto di andare a giocare per lo scudetto, in un'Inter che in quel momento rappresentava una squadra che faceva gola. Lo ribadirò sempre: in prima battuta avevo chiesto di rimanere a Napoli. Mi è dispiaciuto che qualcuno non abbia capito bene, che qualcuno abbia sostenuto che ero un traditore. Questo non è vero sicuramente. Ho chiarito, qualcuno non mi ha creduto, qualcuno non mi crederà ora. Ma questa - ha sottolineato il tecnico - è la verità, non è smentibile da nessuno".

Dopo essere andato via "con grande affetto - conclude sull'argomento Simoni - sono tornato tante volte a Napoli. Mi piace questa città, la gente di Napoli e sono tornato perchè credo che la squadra abbia margini di miglioramento e possa portarsi in una situazione di classifica diversa rispetto a quella attuale". "Do' atto al buon lavoro svolto da Andrea Agostinelli - continua Simoni- Mi dispiace per lui, del resto sono sempre stato un po' contrario agli esoneri. I suoi tre mesi di lavoro non sono affatto da buttare, anzi. La squadra è solida, ha vinto poco ma ha anche perso poco e questo vuol dire che è stato fatto qualcosa di buono e che ci sono dei valori. In precedenza, alla tv l'avevo vista un po' lenta, un po' pesante ma sicuramente 'tosta'. Adesso mi aspetto che i giocatori mi dimostrino il loro valore".

Simoni per ora non intende parlare di obiettivi immediati: "Pensiamo a recuperare i giocatori infortunati- ha detto- poi vedremo. Certo sarà un lavoro difficile, ma spero efficace. Intendo essere disponibile con tutti, ma voglio che tutti abbiano rispetto della mia persona. La squadra- ha aggiunto Simoni- non occupa una posizione di classifica corrispondente al proprio valore tecnico". Simoni sceglierà il modulo di gioco da utilizzare "solo dopo aver conosciuto i giocatori e aver valutato le caratteristiche tecniche di ognuno di loro. Se ho accettato questo incarico - ha detto l'allenatore - è perchè credo che ci siano dei valori, inoltre non riesco a stare fermo senza lavorare, soprattutto dopo un campionato vinto ad Ancona. Star fermo è stato doloroso".

L'ipotesi di nuovi acquisti per ora non viene presa in considerazione: "Gennaio e' lontano- ha detto Simoni- per ora non ci penso. L'organico del Napoli è valido dal punto di vista tecnico. A gennaio vedremo se c'è la necessità di fare qualche innesto". "Per esperienza - ha concluso Simoni - questa squadra mi ricorda l'Ancona dello scorso anno che ha centrato una brillante promozione in A".