23 Ottobre 2003 -- "E' l'ennesimo tentativo del presidente Naldi di non pagare il prezzo pattuito. Dopo 18 mesi di autonoma gestione del calcio Napoli da parte di Naldi non è accettabile un attacco che è solo strumentale per non pagare". E' quanto ha detto l'ex patron del Napoli calcio Giorgio Corbelli all'ADNKRONOS in relazione a quanto riportato dalla stampa sul fatto che Naldi avrebbe chiesto l'annullamento o la risoluzione per dolo dei contratti di cessione stipulati con l'imprenditore bresciano.
Corbelli non vuole aggiungere altro sulla citazione avanzata da Naldi al tribunale di Roma, che la esaminerà a gennaio. I suoi stretti collaboratori non mancano di mostrarsi meravigliati di fronte all'iniziativa del presidente del Napoli, a cominciare dalla sede giudiziaria chiamata in causa, quella di Roma, anche perchè Naldi o almeno i suoi professionisti hanno sempre detto che l'unico tribunale che poteva dirimere le questioni societarie era quello partenopeo. La verità - secondo ambienti vicini a Corbelli - è che Naldi avrebbe cambiato idea evidentemente perchè costretto da problemi economici e cercando di uscire da una situazione difficile. Si tratta - aggiungono gli stessi confidenti - di un atto strumentale anche perchè domani comincia il dibattimento sulla causa intentata da Corbelli per il pagamento dei circa 60 miliardi più interessi che Naldi deve all'imprenditore bresciano per l'acquisto della squadra di calcio.
La situazione societaria preoccupa enormemente i tifosi, colti di sorpresa dalla mossa del loro presidente, che li aveva sempre assicurati che non avrebbe mai lasciato il Napoli ed ora si dice pronto a riconsegnarlo a Corbelli. Il quale, come ha dichiarato più volte, considera chiusa l'esperienza nel mondo del calcio e non intende più rientrarvi.