22 Ottobre 2003 -- Agostinelli torna a parlare ai microfoni dei giornalisti grazie alla decisione della società di fare il punto sulla situazione del Napoli. La squadra affronterà nella prossima giornata di campionato il Torino che ha fin ora sicuramente ben figurato guadagnando il quinto posto a sedici punti.
Il mister sa che la situazione non è molto rosea, ed al riguardo dell’unica vittoria ammette. “Il Napoli ha vinto una sola gara, ma poteva vincerne un'altra, quella contro il Vicenza, senza dubbio una sola vittoria è penalizzante: essere a sei punti dalla quinta con una partita non giocata non è bello. Certo è che se avessimo disputato le gare al San Paolo, sono sicuro che almeno un'altra l'avremmo vinta. Comunque, se la gara contro l'Avellino dovesse ripetersi, potremmo anche trovarci a 13 punti. In ogni caso spero ancora in una riduzione della squalifica”.
Proprio la squalifica del campo è stato un ulteriore punto sul quale Agostinelli si è voluto soffermare. “Giocare a porte chiuse è una fatica in più. Finora è come se avessimo giocato otto partite fuori casa. E' ovvio che sul proprio campo possono esserci da parte dei tifosi anche delle contestazioni, cosa imbarazzante per qualche giocatore, ma poi a far dimenticare tutto bastano un paio di belle azioni. Comunque desidero tornare a giocare al San Paolo, è l'arma in più della squadra”.
Non potevano poi mancare delle considerazioni riguardanti la lunga serie di infortuni che sta colpendo i giocatori partenopei. “Mi trovo sempre con più giocatori ammalati e di conseguenza sono più arrabbiato. Ci sono molti ragazzi che stanno ancora male: per ora sto aspettando che Olive tolga il gesso per vedere se è in grado di giocare con un tutore alla spalla. L'epidemia dell'attacco si è spostata a centrocampo e successivamente anche in difesa, la squadra comunque mi piaciuta sia a Treviso sia sabato scorso contro il Vicenza. Il modulo resta lo stesso, ma se si hanno infortuni, ognuno in campo deve adeguarsi. La difesa è buona, per quanto riguarda il resto devono aumentare possesso di palla e occasioni da gol. Per ora l'unica cosa che ci pesa, visto che la classifica è influenzata da fattori esterni, è quella di non poter riabbracciare ancora il nostro pubblico. Non avere dieci-quindicimila persone in un 'cimitero' come quello di Campobasso ci pesa: siamo abituati ai 40mila del San Paolo”.
E’ intanto stata convocata per domani mattina la Commissione Disciplinare che esaminerà il ricorso il 3-0 inflitto al Napoli contro l'Avellino. Sempre nella stessa giornata si riunirà anche la Caf che prenderà in esame la sentenza del giudice sportivo che ha imposto la squalifica del San Paolo per cinque giornate.