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Il Napoli non vince e non convince
Sesto pareggio per gli azzurri di Agostinelli, panchina a rischio, Dionigi si fa parare il rigore, Naldi arrabbiatissimo

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12 Ottobre 2003 -- E' arrabbiato il presidente ed ha ragione, dopo 8 gare il Napoli che non riesce a vincere ha racimolato solo 6 punti, frutto di 6 pareggi e 2 sconfitte: "Sono qui per tranquillizzare i tifosi e per dire che interverremo sulla squadra perchè non sta rispondendo alle nostre aspettative". Queste le uniche dichiarazioni rilasciate del presidente al termine del pareggio per zero a zero tra Napoli e Livorno sul campo neutro di Campobasso. Naldi non ha voluto rispondere alla domanda di un giornalista che gli chiedeva sulla posizione del tecnico Andrea Agostinelli, ma è chiaro a tutti che la posizione del tecnico è sempre più in bilico, visto il non gioco della squadra. Ritornando alla gara, c'è da dire che il Napoli era partito inizalmente bene e sembrava poter passare in vantaggio da un momento all'altro, ma poi col passare del tempo il Livorno ha preso le giuste contromisure e gli azzurri seppur mantenendo la supremazia del possesso di palla non sono riusciti a rendersi pericolosi.

Il Livorno che ha contenuto bene nella prima frazione di gioco gli azzurri, ha avuto due ghiotte opportunità con Melara al 19': il calciatore scappato in area alla marcatura di Zamboni ha calciato di poco fuori sul primo palo; e con Lucarelli che al 45' lasciato solo stava per calciare in porta, ma Bonomi buttandosi col corpo è riuscito a deviare in angolo. Per il Napoli possiamo registrare al 20' una palla gol regalata da Pavarini a Pasino, ma il fantasista un po' sorpreso dal regalo ha calciato debole e fuori misura, poi al 28' c'è stato un colpo di testa di Floro Flores parato a terra ottimamente da Pavarini ed infine un'azione confusa in area livornese al 43' con Dionigi che ha tentato di girare in porta con una rovesciata, ma il pallone ha preso una strana traiettoria, poi ostacolandosi un po' a vicenda Pasino e Floro Flores non sono riusciti a deviare il pallone in porta a pochi metri dal poritere del Livorno.

Nella ripresa si intuisce subito che il Napoli non è più quello del primo tempo: dopo un colpo di testa di Floro Flores al secondo minuto della ripresa bloccato senza difficoltà da Pavarini, risponde il Livorno al 6' con una pericolosa punizione battuta da Lucarelli che sorvola la barriera e finisce fuori di pcoo, anche se Manitta era sulla traiettoria. Poi al quarto d'ora, nel giro di pochi minuti, l'episodio che segna la partita. Agostinelli fa entrare al 14' Zanini al posto di Floro Flores. Dopo appena 3 minuti il calciatore si procura un calcio di rigore dubbio: Zanini entra in area, Pavarini esce sui piedi del calciatore e tocca la palla, ma anche il piede dell'ex triestino che non ci pensa su due volte e va giù. L'arbitro Trefoloni, che inizialmente aveva lasciato proseguire viene richiamato dal guardalinne che indica il rigore, così tra le proteste dei calciaotri livornesi Diongi si appresta a battere dal dischetto.

Purtoppo il tiro viene intuito da Pavarini che si tuffa sulla sua sinsitra e devia in angolo. A questo punto il Napoli, apparso tramortito dall'errore dal dischetto, comincia ad attaccare a testa bassa senza però creare nessuna azione pericolosa, poichè la manovra azzurra è lenta e prevedibile con lanci dalle retrovie e croos dalla trequarti che sono facile preda dei difensori amaranto. La squadra comincia a sfilacciarsi ed il Livorno cerca di approfittarne in contropiede: al 24' Protti cerca di sorprendere Manitta con un pallonetto dai 35 metri, per fortuna la palla finisce, al 42' ancora Protti sulla destra serve al centro per Ruotolo che poi serve subito Lucarelli sulla sinistra che tira di prima calciando fortunatamente per Manitta alto sulla traversa, l'ultimo pericolo per gli azzurri giunge al 48 con una grande opporutnità per Biliotti che sotto porta tira alto sulla traversa. Su quest'ultima azione l'arbitro fischia la fine della gara.

Cominica adesso per il tecnico azzurro un'altra settimana di passione, ora, se è vero che non è Agostinelli a calciare i rigori, il tecnico azzurro deve però render conto del non gioco del Napoli, della sua lentezza, del perchè si preferisce un giovane classe '84 ad un Montezine o a Sesa, del perchè si continua a tenere in campo gente che non corre (vedi Marcolin) e si tiene in panchina Bernini senza nemmeno farlo entrare, ma preferndo uno sconosciuto Montesanto subentrato al capitano nei minuti di recupero. Forse, considerato la vicinanza della gara di mercoledì valida per la nona giornata contro il Treviso, Agostinelli avrà un'altra possibilità. Certo è che di questo passo si finisce diritti dritti in serie C.