29 Settembre 2003 -- Le agenzie di stampa hanno reso noto che il presidente del Napoli, Salvatore Naldi, si è recato stamane in questura per essere ascoltato dal capo della Squadra Mobile, Giuseppe Fiore, in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa dopo gli incidenti avvenuti allo stadio Partenio di Avellino.
Come ben ricorderanno i tifosi napoletani, Naldi, nell'arereo di ritorno dalla trasferta di Verona, aveva confidato a Mimmo Malfitano della 'Gazzetta dello sport', e a Paolo Barbuto, de 'ilMattino', di trovarsi ostaggio di facinorosi.
Nel corso del colloquio avvenuto in questura, al quale ha preso parte anche il vice responsabile della Squadra Mobile, Maurizio Vallone, Naldi avrebbe ribadito la precisazione fatta subito dopo la pubblicazione del suo commento ai fatti del Partenio. In particolare, Naldi avrebbe chiarito che le sue valutazioni si riferivano al calcio in generale e non avevano quindi attinenza con il Napoli o con la propria persona.
In realtà nell'articolo de 'il Mattino' a firma di Paolo Barbuto, il titolo reca la scritta "Naldi: sono ostaggio dei facinorosi", e nelle battute finali si legge di Naldi che dice: "Beh, se sono accerchiato dai violenti qualcuno dovrà pur intervenire, no?...". Comunque la sensazione che si ha rileggendo l'articolo è che Naldi, effettivamente parlasse di una situazione generale. Il presidente dopo aver visto tale articolo dichiarò subito di essere stato 'frainteso'. A questo punto viene naturale chiedersi se veramente Naldi è stato frainteso o se i giornalisti non hanno riportato tutto il colloquio.
Comunque, per la cronaca, il presidente azzurro, dopo essersi trattenuto per circa mezz'ora, è andato via senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.