24 Settembre 2003 -- "Sono sconcertato da queste decisioni e reagirò prontamente con le persone che collaborano con me". Sono le dichiarazioni di Salvatore Naldi, presidente del Napoli, che commenta così, alle agenzie di stampa, i provvedimenti adottati dal giudice sportivo dopo i fattacci di Avellino.
Gli incidenti dello stadio 'Partenio' costringeranno il Napoli a giocare lontano dal San Paolo, e a porte chiuse, le prossime cinque partite casalinghe. "Pur rendendomi conto che questo provvedimento ha un significato esemplare -ha detto Naldi al sito ufficiale della società - la strada giusta è quella di risolvere con la prevenzione e non certamente quella di individuare il capro espiatorio. Esaminiamo la vicenda, interveniamo sul sistema, le garanzie, le attrezzature e la gestione delle persone responsabili".
"Una punizione pesantissima, anche se attesa, che purtroppo colpisce in maniera immeritata la squadra", commenta, invece il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, la notizia delle cinque giornate di squalifica comminate alla squadra azzurra dopo i disordini di Avellino. "I giocatori - sottolinea il sindaco - in nessun modo, neppure lontanamente, hanno avuto comportamenti collegabili con quanto e' successo. Cio' dimostra una volta di piu' come gli atti sconsiderati dei violenti nuocciano alla citta', oltre ad aver gia' causato una conseguenza drammatica e irreparabile come la morte di Sergio".
Intanto la società si sta muovendo per cercare il campo dove dovrà disputare le gare a porte chiuse, si parla di Benevento e Campobasso, ma c'è anche l'ipotesi Cosenza. La Lega ha nel frattempo reso noto che si recupererà l'8 di ottobre la seconda giornata di campionato che vide in campo solo il Napoli contro il Como ed il Cagliari contro il Catania.
Questo pomeriggio a San Giorgio a Cremano (NA), alle ore 17.00 si celebreranno i funerali di Sergio Ercolano, il tifoso morto ad Avellino.