Si svolgerà dal 28 luglio al 12 agosto: ADL annuncia tre amichevoli. All'interno il video completo
07 Giugno 2023 -- Si è da poco conclusa la presentazione a Posillipo, nei saloni di Palazzo Petrucci, della seconda parte di ritiro del Napoli per la preparazione alla nuova stagione in quel di Castel di Sangro. A parlare delle iniziative e delle amichevoli oltre al patron De Laurentis erano presenti anche il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e l’assessore regionale allo Sport, Mario Quaglieri.
Per la quarta volta gli azzurri saranno in Abruzzo e di preciso a partire dal 18 di luglio e fino al 12 di agosto. Di seguito il video della conferenza. "Ho ricevuto l'invito del Barcellona di partecipare al Trofeo Gamper, ma ho ringraziato e detto di no - ha detto il patron De Laruentiis - Poi ho ricevuto l'invito dal Manchester United per andare lì il 5 agosto, ma c'è Gigi D'Alessio nel nostro ritiro in Abruzzo e non posso. Per me è molto importante far venire le squadre estere a Castel di Sangro a giocare al Teofilo Patini. Il quando non lo sappiamo, dovremo vedere col nuovo allenatore, ma probabilmente le amichevoli saranno nei weekend. Andremo a Castel di Sangro dal 28 luglio al 12 agosto. E in quel periodo faremo almeno tre amichevoli con squadre straniere. A tutti quelli che mi offrono del denaro per andare a giocare altrove, dico grazie ma anche no perché dobbiamo preparare al meglio la prossima stagione. La preparazione atletica è ciò che ci è più caro".
Ovviamente non potevano mancare le domande sull'allenatore, il ds ed il mercato: "Per il momento non venderemo alcun calciatore, casomai integreremo qualcun altro. L'anno scorso abbiamo inaugurato un ciclo e mi auguro che possa andare avanti per anni. Adesso dobbiamo cercare di rafforzarci ancor di più in Europa. A me non ha dato molto fastidio la partita di Champions a Milano o la partita di Champions a Napoli. Mi ha dato molto fastidio la partita di campionato giocata pochi giorni prima, col Milan, persa così malamente. Quella mi ha sconcertato. Non puoi essere il Napoli, che fa quel tipo di campionato, e poi con una squadra abbordabilissima perché in Champions è uscita con l'Inter e in campionato ha fatto molti meno punti di noi. Là può esserci stata una svista arbitrale, delle sviste del VAR. E poi c'è stata la nostra pecca di sbagliare un rigore. Se noi non sbagliavamo un rigore avremmo potuto vincere 3 a non so quanto. A me ha sconvolto la partita di campionato col Milan, lì non ci ho capito più nulla. Ho pensato che non fosse più la nostra squadra. Nel mondo del calcio ci si abitua a dire 'Ci può stare', ma che ci può stare?! Stiamo scherzando?! Non ci deve stare, non ci può stare. Quella serata è forse la peggiore da me vissuta negli ultimi 18 anni. Ci sono rimasto male per la squadra, per l'allenatore, per i tifosi, per noi. Non puoi arrivare a un appuntamento così importante in campionato in quel modo. O uno la perde per non far capire nulla in vista della Champions League, e strategicamente può essere un discorso, ma non c'era bisogno di perdere 4-0. Non mi fa piacere vedere lo stadio che si svuota. Quello non fa mai piacere."
"Ad oggi mi sono impegnato per verificare una lista che da 22 nomi è salita a 40 nomi - ha detto il patron azzurro. Devo cominciare a verificarne la disponibilità, se sono adatti a un 4-3-3, adatti a linea di difesa e attacco alte. E' un discorso che richiede tempo, poi bisogna capirne il carattere, bisogna capire se sono culturalmente immettibili nella cultura partenopea. Il modulo di gioco deve essere il 4-3-3! Non ci può essere altro! Non mi pongo date ma se vogliamo essere davvero logici, il tempo limite massimo è il 27 giugno? Perché se io entro il 27 di giugno ho un allenatore pronto a sedersi con noi, dal 27 in avanti ho sedici giorni per calibrare l'organizzazione, come si deve muovere e come ci dobbiamo comportare. Se cerco un manager? Non ne ho bisogno di un manager, Giuntoli? Lui è un direttore sportivo ed ha un contratto con noi fino al 30 giugno 2024, quindi non vedo il motivo della domanda. Italiano? è un bravissimo allenatore, ma è impegnato con la Fiorentina. Non è corretto andare a rompere gli equilibri in un club di amici, che la pensano come me, che fanno le battaglie con me. Poi se Italiano dovesse decidere lui di rompere gli equilibri col suo club, allora io a quel punto potrei anche prenderlo in considerazione. Ma nella mia lista di 40 nomi io non l'ho messo perché sapendo che ha un contratto. Io tra l'altro pensavo che questo fosse il suo ultimo anno, invece ho scoperto che ha un altro anno di contratto. Ora dovrò scoprire chi può sedersi al tavolo. Anche perché non ho nessuna intenzione di pagare penali, visto che venire a Napoli non è un obbligo".