20 Settembre 2003 -- Giornata di derby difficile per il tecnico del Napoli Andrea Agostinelli, che anche contro l'Avellino dell'ex Zeman dovrà fare i conti con i problemi in attacco: gli azzurri sperano nel recupero del giovane Floro Flores che da soli tre giorni si è aggregato alla squadra, probabile l'inserimento di Vidigal nel settore offensivo.

"Andremo in campo con il veleno tra i denti e con la voglia di stupire e fare risultato", ha commentato Agostinelli prima dell'inizio dell'allenamento di rifinitura al Centro Paradiso di Soccavo da dove il Napoli partirà nel pomeriggio per raggiungere lo stadio Partenio. "In questo momento - ha aggiunto - non c'è da fasciarsi la testa, è vero le difficoltà ci sono, non si può dire altrimenti visto che abbiamo un intero reparto fuori ma ce la metteremo tutta. Ho già in mente un paio di soluzioni ma molto dipenderà anche dal recupero di Floro Flores".

Agostinelli, pur essendo conscio del momento positivo che sta attraversando l'Avellino, non si demoralizza: "La brillantezza dei nostri avversari è nota ma noi dobbiamo cercare di essere più intelligenti giocando questa gara fino alla morte in modo da portare a casa i tre punti che peraltro ci danno anche più respiro. Mi dispiace - ha proseguito il tecnico - di non avere a disposizione l'organico completo per giocare questa gara alla pari ma ho piena fiducia in questo gruppo. Comunque questo non è un alibi".

Quanto alle voci su un possibile cambio in panchina, Agostinelli non ci fa caso: "Se dopo la prima gara andata male mi fossi fasciato la testa avrei da subito smesso di fare questo mestiere. Sono abituato a sentire nomi, una settimana scompaiono se vinci, l'altra tornano se perdi o pareggi...Questo è il mio lavoro e cerco di farlo nel migliore dei modi". Il tecnico del Napoli ha poi parlato dell'arbitro Palanca designato a dirigere Avellino-Napoli è stato designato l'arbitro Palanca, che ha già diretto gli azzurri in occasione della gara contro il Messina: "Chiunque può sbagliare, non credo nella malafede. Ricordatevi che l'errore ci può stare sempre".