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13 Ottobre 2022 -- Altro poker, diciassette gol in quattro partite di Champions, tutte vinte e qualificazione aritmetica agli ottavi, con due turni di anticipo come non era mai successo nella storia del club: "In uno stadio così, con un tifo del genere si viene trascinati. A volte mi è girata la testa e ho visto le stelline con gli urli della nostra gente - ha detto Spalletti a Sky nel post partita - Alleno dei ragazzi che hanno fatto una cosa immensa. Dentro questa qualificazione c'è l'orgoglio di un popolo intero come quello di Napoli, e la loro voglia e determinazione di stare in questa competizione e aver reso questo popolo felice ci riempe di soddisfazione. C'è stata la garra giusta. Se era il Napoli che sognavo? Quello che è fondamentale è avere il coraggio di iniziare sempre l'azione, anche quando sei pressato. La Champions lo ha fatto vedere, anche stasera, che tipo di competizione sia. Nell'unica distrazione, dove volevamo cambiare Anguissa ma non l'abbiamo buttata fuori, l'Ajax ha subito rimesso in piedi la partita. Se abbassi il ritmo e non sei continuo, col palleggio e la qualità arrivano davanti al portiere".
Osimhen "capoccione"
La partita è stata anche quella del ritorno di Osimhen, a più di un mese dall'infortunio contro il Liverpool. Il Nigeriano, subentrato a Raspadori nella ripresa è andato in gol per il 4 a 2 finale, dopo averne segnati un paio in fuorigioco e mancato uno clamorosamente sotto porta. Un'emozione cercata, voluta a tutti i costi e trovata all'ultimo assalto, grazie al decisivo regalo di Blind, protagonista di uno svarione da consegnare alla storia. Una gioia irrefrenabile, una festa sotto la curva più calda togliendosi prima la maschera protettiva e poi la maglia e beccandosi l'ammonizione da parte del direttore di gara.
Spalletti però usa prima il bastone con l'attaccante nigeriano affermando: "Osimhen è un po' capoccione, è andato in fuorigioco per due volte e non ha aiutato la squadra in fase di non possesso" poi arriva la carota: "Ma probabilmente, non ha aiutato perché non ha ancora la condizione giusta. Non sapevamo bene a che punto era di condizione, si era allenato poco, era un'incognita. Dovevo alzare la squadra per i colpi di testa, senza Anguissa. E serviva la sua gamba".
Poco dopo la partita, è arrivato, anche il messaggio del presidente azzurro, De Laurentiis che si è congratulato per la vittoria e la qualificazione: "Mamma mia che emozioni! Grazie Napoli!", le sue parole.