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Napoli-Liverpool: le pagelle
Prestazione quasi perfetta e voti alti per tutti gli uomini guidati da mister Spalletti.

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08 Settembre 2022 -- Spalletti (all.) 8,5: Il suo Napoli è meraviglioso. E questa la partita perfetta: mica un sogno, bensì la realtà di una squadra che parte con cinque esordienti in Champions e finisce con sette: uno più bravo dell’altro. Calcio puro, pieno di gioco e di letture: costruzione, dominio, ripartenze, equilibrio, le due fasi a memoria. Da urlo: the Champiooons.

Meret 7: Entra anche Alex nello show del primo tempo respingendo una bella capocciata di Van Dijk. Il tiro di Diaz è di quelli top, ma lo è anche la sua risposta su testa dello stesso Luis.

Di Lorenzo 7: Lancia Osi in avvio e colleziona recuperi. Di piede e di testa. Sbavatura sul gol di Diaz: ma chi la ricorderà?.

Rrahmani 7,5: Il primo colosso di una splendida coppia: chiude tutto, su tutti. Cuore, forza e testa. Prima in Champions di gala.

Kim 8: Altro stratosferico debutto in Champions: imbattibile nell’uno contro uno, padrone dei cieli di Napoli. Un Mostro: come da soprannome.

Olivera 7: Genera l’azione del primo rigore innescando la corsa di Kvara. Olé: e poi si dedica a Salah senza tossire neanche un attimo. Ps: esordiva anche lui.
Mario Rui (29’ st) 6: Mario non è al meglio c’è.

Anguissa 8,5: Il professor Anguissa è candidato a magnifico rettore: straordinario. Da finale di una Champions che non aveva mai giocato: manda in porta Osi sul secondo rigore e segna un gol da PlayStation - il primo con il Napoli -, e poi sfodera il meglio di un centrocampista totale offuscando Milner e chiunque: recuperi, raddoppi, pressing, passaggi precisi e in mezzo un paio di ruletas. Ma sì. Ma super.

Lobotka 8: Il confronto con Fabinho? Non c’è. Geometra o ingegnere, a seconda della storia, e operaio in fase difensiva. Un gigante.

Zielinski 8,5: Guadagna il primo rigore e lo trasforma; a seguire firma l’assist per Anguissa con il manuale del triangolo sotto il braccio; e per finire stappa lo champagne segnando il 4-0. Disegna calcio e poi, quando serve, ci mette muscoli, corsa e quantità da mediano. Una partita da potenziale fuoriclasse a caccia di una consacrazione che, di questo passo, arriverà presto.
Elmas (29’ st) 6: Di sostanza.

Politano 7: Il Napoli spacca a sinistra e al centro e così il suo è un lavoro di cucitura, di copertura e di innesco. Missione compiuta.
Lozano (12’ st) 6,5: Ripartenze a gogò e la voglia matta di un gol: sarà per la prossima.

Osimhen 7: Vuole il secondo rigore e lo sbaglia tirando malissimo, è vero, ma se l’era procurato lui bruciando Van Dijk. E ancora: dopo 42 secondi prende il palo filando via a Gomez e poi lo tormenta e offre a Kvara un assist d’oro. Una spada. La stessa che sente nella coscia destra: non era al top e si ferma.
Simeone (42’ pt) 7,5: Esordio in Champions da lacrime: entra e dopo due minuti segna il 3-0. E piange davvero e ride e non smette di esultare: la gioia vera del calcio. Finita? Macché: costruisce il 4-0 di Zielinski.

Kvaratskhelia 7,5: Pesca Zielo sul rigore e fa innamorare lo stadio con giochi e giochetti mai effimeri. Sbaglia il bis a porta spalancata, è vero, ma s’inventa il 3-0 del Cholito facendo ammattire Alexander-Arnold e Gomez in un colpo solo. Bravino questo esordiente di Champions. Mamma se lo è.
Zerbin (12’ st) 6,5: La prima in Champions con personalità. Con la corsa e anche un tiro.

A cura di Fabio Mandarini CorrieredelloSport.it