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12 Agosto 2022 -- Questa volta Claudio Garella non è riuscito a evitare il peggio. Dopo una carriera eccezionale, con due scudetti storici vinti con Napoli e Verona, l’ex portiere si è dovuto arrendere ad alcune problematiche cardiache arrivate in seguito a un intervento chirurgico. Aveva 67 anni. Era nato il 16 maggio 1955 a Torino, dove aveva iniziato a giocare nelle giovanili dei granata. Debutta in Serie A nel campionato 1972-1973 proprio con il Torino, ma trova una certa continuità nella massima serie soltanto nella stagione 1977-78 con la Lazio. L’esperienza a Roma non va come sperava, allora Garella preferisce trasferirsi alla Sampdoria, dove gioca in Serie B dall’estate 1978 fino al 1981. Nella stagione 1981-82 resta in Serie B, ma passa al Verona, dove diventerà una delle icone del club: nella stagione 1984-1985 vince uno scudetto storico con l’Hellas di Osvaldo Bagnoli. La stagione successiva passa al Napoli e nel campionato 1986-87 vincerà lo storico primo scudetto con l'accoppiata della coppa Italia. Giocherà nel Napoli fino al 1988, in seguito vestirà anche le maglie di Udinese e Avellino.
"Il portiere che parava senza mani"
Soprannominato Garellik, in una annata poco fortunata in cui compì diversi errori clamorosi, fu coniato il termine "garellate" per indicare appunto "una papera" del portiere. Ma nel corso della carriera seppe rifarsi ed alla fine divenne famoso soprattutto per le sue respinte con i piedi, al punto che l'avvocato Gianni Agnelli lo definì "l'unico portiere che parava senza mani". Intervistato varie volte sull'argomento aveva sempre risposto sorridendo: "L'importante è che la palla non entri in porta, poi se la prendo con le mani o con i piedi conta relativamente". Dalla redazione il sentito cordoglio alla famiglia del portierone azzurro che resterà per sempre nella storia del Napoli e dei napoletani. Ciao Garellik, salutaci Diego!