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13 Marzo 2022 -- Il Napoli è ancora vivo. Spalletti sbanca Verona con super Osimhen e si riscatta dopo il brutto ko interno con il Milan: gli azzurri restano aggrappati al treno scudetto con tre punti di distacco dai rossoneri, che conservano il primato davanti all’Inter. La vittoria al Bentegodi porta la firma dell’attaccante nigeriano, come al solito devastante: due gol, uno per tempo, che lo portano a 9 reti in campionato. Ma il successo del Napoli è soprattutto merito di Spalletti, che ha vinto il confronto tattico con Tudor, sempre effervescente in panchina ma oggi messo al tappeto dalle scelte dell’allenatore azzurro. Nuovo modulo (4-3-3), centrocampo irrobustito da Anguissa (tornato ad alti livelli) e decisione di scavalcare la pressione veronese con continui lanci lunghi alla ricerca di Osimhen. Una strategia che ha consentito al Napoli di sviluppare molto in verticale, ma soprattutto ha reso inutile la famosa pressione a tutto campo del Verona. Alla fine possesso palla equilibrato ma netta supremazia offensiva azzurra, con la squadra di Tudor che ha chiuso con un solo tiro nello specchio, quello del gol di Faraoni nel finale.
In campo non c’è stata praticamente partita, perché si è capito dall’inizio che Spalletti aveva azzeccato le scelte. Il Napoli ha avuto sempre il controllo della partita, soprattutto grazie a un centrocampo che ha dato spessore alla squadra. Il resto l’ha fatto l’attenzione difensiva e la solita verve offensiva di Osimhen, salito con la doppietta del Bentegodi a 9 gol in campionato. L’attaccante nigeriano ha sbloccato in avvio di testa su cross di Politano e si è ripetuto a metà ripresa con un piatto sotto misura su assist dell’ottimo Di Lorenzo. In mezzo c’è stato solo Napoli, vicino due volte al gol con Fabian Ruiz (super Montipò) e ancora con lo stesso Osimhen.
Il Verona ha cercato in tutti i modi di reagire ma non ha trovato quasi mai spazi, ha perso per infortunio Depaoli (dentro Bessa) e ha riaperto la partita nel finale con il solito Faraoni, ormai un incubo per il Napoli. Ma l’espulsione di Ceccherini (doppio giallo) ha tagliato le gambe a Tudor, che ci ha provato con Cancellieri, Casale e Hongla ma non è riuscito a trovare la via del pareggio. E’ stato invece il Napoli (dentro nel finale Insigne, Elmas, Zielinski, Ghoulam e Petagna, poi uscito per infortunio) a sfiorare un paio di volte il bis, prima con Di Lorenzo e poi con Mario Rui (traversa). Alla fine (altro rosso per proteste a Faraoni) ha fatto festa solo Spalletti, il Napoli è ancora vivo.
A cura di Pasquale Salvione fonte CorrieredelloSport.it