Napoli-Barcellona 2-4: azzurri eliminati Non c'è stata partita al Maradona: Jordi Alba, De Jong, Piqué e Aubameyang portano Xavi agli ottavi. Per gli azzurri solo un rigore di Insigne e un lampo di Politano
24 Febbraio 2022 -- L’avventura del Napoli finisce, avanti in Europa League va il Barcellona. La squadra di Xavi sbanca il Maradona con una partita di grande qualità e si candida come una delle grandi favorite per la vittoria finale. Troppo affrettati i giudizi dei grandi esperti che non la davano per favorita in questa doppia sfida, l’arrivo di Xavi in panchina e i colpi Ferran Torres, Aubameyang e Adama Traorè le hanno ridato un’altra dimensione rispetto alla squadra che arrancava nella prima parte della stagione. A darle una grande spinta verso la qualificazione sono stati poi i regali del Napoli, riuscito nell’impresa di omaggiare i blaugrana con due gol nei primi 13 minuti.
Napoli, un avvio disastroso
Il discorso qualificazione si è chiuso subito, grazie al terribile uno due iniziale catalano. Il primo gol preso dal Napoli ha dell’incredibile: su un angolo basso di Insigne, il Barcellona ha recuperato palla nella sua area ed è partito in contropiede. Adama Traorè è uno che in velocità non si prende, l’assist per Jordi Alba è stato dolcissimo, così come la conclusione dell’esterno da attaccante consumato. Cinque minuti dopo il vantaggio è arrivato anche il raddoppio, stavolta firmato da De Jong: palla recuperata sulla trequarti e destro dai 20 metri che ha sorpreso ancora una volta Meret. Due gol in 13 minuti che hanno stordito il Napoli, che ha evitato per miracolo il tris più volte (due con Aubameyang, una con Ferran Torres e Dest). Ha provato sempre a costruire dal basso la squadra di Spalletti, ma ha sofferto maledettamente la pressione altissima del Barcellona: ha perso palloni a ripetizione e non è quasi mai riuscita a uscire dalla difesa con il fraseggio.
Piqué risponde a Insigne
Una scossa al Napoli è arrivata in una delle poche occasioni in cui è stato azionato Osimhen. Insigne lo ha pescato in profondità, Ter Stegen lo ha steso in uscita: rigore non visto dall’arbitro, ma assegnato dal Var. Il capitano azzurro lo ha segnato rianimando il Maradona. Una speranza durata poco e subito spenta dal tris in mischia del Barcellona, firmato prima dell’intervallo da Piqué in diagonale (molto dubbia la posizione di Aubameyang davanti a Meret).
Aubameyang la chiude, lampo di Politano
Una rete che ha chiuso tutti i discorsi, nonostante Spalletti abbia provato a giocarsi il secondo tempo passando al 4-3-3 con Politano al posto dello spento Demme. Una mossa che forse ha dato più equilibrio al Napoli, ma non gli ha consentito di scalfire le certezze del Barcellona, sempre in controllo, sempre elegante, sempre preciso. Ancor più quando Adama Traorè ha regalato l’assist ad Aubameyang per il poker che ha fatto esultare i pochi tifosi blaugrana al Maradona. Nel finale Spalletti ha risparmiato Osimhen, Fabian Ruiz, Zielinski e Insigne in vista della sfida di domenica all’Olimpico con la Lazio e ha dato spazio a Mertens, Ounas, Petagna e Ghoulam. L’avventura in Europa è finita con la rete di Politano che ha reso meno pesante il passivo, ora restano 12 partite di campionato per continuare a inseguire l’ultimo obiettivo stagionale rimasto, forse quello che fa sognare di più i tifosi azzurri.
A cura di Pasquale Salvione fonte CdS.it
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