05 Settembre 2003 -- Numerosi esponenti delle società di b non intenzionate a giocare sono attualmente riuniti all’hotel Gallia di Milano nel tentativo di trovare una politica comune da adottare in risposta alle ultime decisioni della Lega calcio.

Secondo indiscrezioni, starebbero partecipando all’incontro ben 17 società con le sole assenze di Messina, Bari, Treviso e Ternana, oltre al Cagliari che deve fare i conti con le dimissioni del proprio presidente, Massimo Cellino. Tra i presenti alla riunione vi sarebbero tra l’altro Romero per il Torino, Pastorello per il Verona, Dal Cin per il Venezia Preziosi per Genoa e Como e Ruggeri per l’Atalanta. Per quanto riguarda invece gli argomenti all’ordine della discussione vi sarebbero invece le dimissioni annunciate da Zamparini, l'analoga decisione di Cellino e l'atto d'imperio di Galliani per l'avvio del campionato.

Comunque a sole poche ore dall’inizio del vertice già si delineano alcune richieste, la prima della quale è la volontà di rinviare l’avvio del campionato. In generale la linea politica che potrebbe portare all’accordo sarebbe quella di una “sorte di ricompensa” per l’allargamento del campionato a 24 squadre. Precisamente i club chiedono sei promozioni in A e non quattro come è stato fino ad oggi.

“Domenica non giocheremo, perchè alla fine la Lega sposterà il campionato”. Questa la previsione di Franco Dal Cin, rappresentante del Venezia, ”Penso che oggi ci saranno novità importanti e che domenica non giocheremo perché la Lega ritengo rinvierà la giornata di campionato”.

Di diversa natura sono state invece le affermazioni diffuse in mattinata da Riccardo Gaucci: “Catania-Cagliari? State certi che si giocherà, anzi sono sicuro che tutte le squadre scenderanno in campo, il secondo turno del campionato di Serie B si disputerà regolarmente.”

Attualmente la situazione è ancora incerta in quanto solo Como,Fiorentina, Genoa, Salernitana, Catania, Napoli dovrebbero scendere in campo per l’avvio del campionato. Restano comunque in corsa tutte le ipotesi in quanto un accordo tra la maggior parte delle società di b potrebbe spingere anche queste società a richiedere il rinvio della seconda giornata.