27 Luglio 2004 -- In una Napoli bagnata nel pomeriggio da una leggera pioggia, si è svolta la manifestazione Orgoglio partenopeo alla presenza di circa 40mila spettatori. Serata bella con momenti emozionanti ed entusiasmanti per dare un segnale forte alle istituzioni e dimostrare che la città non vuole e soprattutto non merita il fallimento. Grande ovazione per il presidente Gaucci per l’allenatore Gregucci e per Nino D’angelo che si è esibito in conclusione dell'intervento del patron romano con la miticia “Quel ragazzo della curva B”.
La serata condotta da Valter De Maggio e Barbara di Palma (molto applaudita nel giro di campo) ha avuto inizio poco dopo le nove di sera in uno stadio già riscaldato da cori, inni e dall’ingresso di Gaucci in tribuna vip. Subito dopo l’intervento di Busiello, Carpino, Avella e Casentino, principali esponenti del tifo organizzato, è iniziato lo spettacolo vero e proprio che ha visto tra l’altro l’esibizione di Valentina Stella, Ida Rendano, Angelo Di Gennaro, Filippo Merola, Alessandro Siani. Gli artisti si sono poi intervallati con personaggi storici del calcio partenopeo come Rambone che hanno lanciato appelli e anche qualche accusa, più o meno velata, contro coloro che vogliono il Napoli in serie C. I momenti più emozionanti della serata si sono però avuti soprattutto durante la proiezioni di brevi filmati del Napoli di Maradona, della vittoria dello scudetto e della coppa Uefa. In tale occasioni lo stadio San Paolo ha assunto una aspetto quasi surreale e molto suggestivo caratterizzato dai grandi cori e dalle migliaia di piccole luci che brillavano sugli spalti nel buio della notte.
Dopo questi momenti misti di gioia e commozione sono saliti sul palco il presidente Gaucci, l’allenatore Gregucci e l’amministratore unico Bellamio. Energico ed entusiasmate, Gaucci che ha ribadito che Napoli è una città splendida che ha diritto a disputare il prossimo campionato di serie B e che lotterà in tutti i modi per ottenere questo risultato. Anche Gregucci, intervenuto in precedenza, ha detto di sentire la responsabilità di essere il futuro allenatore del Napoli ma di esserne per questo orgoglioso e pronto a combattere per raggiungere grandi successi.
Indipendentemente da come andranno le vicende relative al fitto del ramo d'azienda ed al fallimento, una cosa è certa, e cioè che la serata di ieri sicuramente passerà alla storia come una delle più belle pagine del calcio a Napoli.